Biodigestore, a che punto siamo? Gli Indipendenti riportano il tema in Consiglio comunale
L'interpellanza presentata da Paolo Armellini: "Progetto privo di sostenibilità economica"Biodigestore, a che punto siamo? È questo, in estrema sintesi, il quesito posto da Paolo Armellini, esponente degli Indipendenti, in un’interpellanza presentata per il prossimo Consiglio comunale di Cuneo, in programma il 27 e 28 maggio.
Armellin, nel suo documento, chiede “quale sia il cronoprogramma dei passi futuri del progetto, considerato che oggi siamo allo stadio di studio di fattibilità e che non siamo ancora alla progettazione definitiva”, e “se il Comune di Cuneo, forte della sua posizione di socio di maggioranza in seno all’ACSR (38%), intenda acquisire pareri o relazioni tecniche approfondite sull’impianto e sull’impatto ambientale futuro dello stesso sul territorio, nell’interesse delle future generazioni”.
La posizione degli Indipendenti, già manifestata con interrogazioni e interpellanze nell’ultimo anno, è di forte contrarietà al progetto che si dovrebbe realizzare a Borgo San Dalmazzo: nell’interpellanza Armellini fa notare che “il biodigestore di Borgo, non rispettando il ‘ciclo chiuso dei rifiuti’ e dovendo necessariamente accogliere rifiuti fuori dall’ambito consortile, non risponde a principi di ragionevolezza e congruità nelle misure di diminuzione e limitazione dell’impatto ambientale”: “Il predetto bodigestore - si legge ancora nel documento - non ha sostenibilità economica, comportando un aumento del costo di smaltimento che pagherebbero i cittadini, in quanto l’impianto, per funzionare, ha bisogno dei rifiuti non solo dei 54 Comuni del Consorzio, ma di tutti i Comuni della Provincia, e non solo”.
Nel prossimo Consiglio comunale le risposte da parte dell’amministrazione comunale.
Redazione
CUNEO biodigestore