Biodigestore, a che punto siamo?

Biodigestore, a che punto siamo? È il quesito posto da Paolo Armellini, esponente degli Indipendenti, nella sua interpellanza presentata per il prossimo Consiglio comunale di Cuneo, in programma il 29 e 30 aprile. La posizione del gruppo guidato da Giancarlo Boselli relativamente all’impianto da realizzare a Borgo San Dalmazzo è chiara e netta: gli Indipendenti si sono opposti da subito il progetto, e la scorsa settimana la posizione è stata ribadita in un incontro pubblico organizzato presso la sede di via Meucci.

 

“Il biodigestore di Borgo, non rispettando il ‘ciclo chiuso dei rifiuti’ e dovendo necessariamente accogliere rifiuti fuori dall’ambito consortile, non risponde a principi di ragionevolezza e congruità nelle misure di diminuzione e limitazione dell’impatto ambientale”, si legge nell’interpellanza. Per Armellini il progetto “non ha sostenibilità economica, comportando un aumento del costo d smaltimento che pagherebbero i cittadini, in quanto l’impianto, per funzionare, ha bisogno dei rifiuti non solo dei 54 comuni del Consorzio, ma di tutti i Comuni della Provincia, e non solo. Per cui la partecipazione dei predetti Comuni è fondamentale per l’economia complessiva del progetto”.

 

Il consigliere degli Indipendenti interpella quindi Sindaca e assessore competente per sapere “quale sia il cronoprogramma dei passi futuri del progetto, considerato che oggi siamo allo stadio di studio di fattibilità e che non siamo ancora alla progettazione definitiva”.  Armellini chiede inoltre "se il Comune di Cuneo, forte della sua posizione di socio di maggioranza in seno all’ACSR (38%), nelle more della definizione delle procedure e delle valutazioni ambientali, intenda acquisire pareri o relazioni tecniche approfondite sull’impianto e sull’impatto ambientale futuro dello stesso sul territorio, nell’interesse delle future generazioni”. Nel prossimo Consiglio comunale le risposte dell’amministrazione.