Borgo San Dalmazzo: si presentano in azienda per riprendere a lavorare, ma ad aprire le porte non c'è nessuno
La surreale situazione della falegnameria 'Giraudo Giovanni e C.': da giorni i sei lavoratori non riescono a ricevere notizie e chiarimenti dai titolariSituazione surreale a Borgo San Dalmazzo per sei lavoratori della falegnameria “Giraudo Giovanni e C.”: stamattina, lunedì 18 maggio, si sono presentati presso l’azienda in via 11 Settembre, nell'area artigianale, per riprendere a lavorare dopo due mesi di cassa integrazione, ma non hanno trovato nessuno ad aprire loro le porte dello stabilimento, né riescono a contattare i titolari per avere spiegazioni su ciò che sta accadendo.
A ricostruire gli eventi degli ultimi due mesi è Vincenzo Battaglia, del sindacato Filca Cisl: “I lavoratori sono in cassa integrazione dal 16 marzo e da allora non hanno ancora visto un euro. In queste settimane ci sono state interlocuzioni con l’azienda per avere garanzie sulla messa in sicurezza, sulla sanificazione degli spazi e sulla disponibilità di Dpi per i lavoratori. Da alcuni giorni però dai titolari non sono più arrivate comunicazioni, i dipendenti non sanno se sono ancora in cassa integrazione o se possono riprendere a lavorare: è un atteggiamento incomprensibile e inaccettabile da parte della proprietà della Giraudo”.
I lavoratori sostengono di aver visto, in mattinata, uno dei titolari all’interno dell’azienda, ma come detto nessuno ha aperto loro le porte e nessuno si è presentato per fornire chiarimenti: “Abbiamo consigliato loro di rivolgersi ai Carabinieri per denunciare la situazione, - spiega Battaglia - come sindacato non lasceremo cadere la situazione: andremo in fondo, vogliamo risposte e faremo tutto quanto in nostro potere per ottenerle”.
a.d.
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