Boves, una nuova veste per il cinema teatro
Il progetto di ristrutturazione farà rivivere lo spazio di Casa Don Bernardi per emozionare ancora tante generazioniPubblicato in origine sul numero del 19 maggio del settimanale Cuneodice: ogni giovedì in edicola
In funzione dal 1966, il cinema teatro di Casa Don Bernardi è stato un luogo importante per i bovesani, un luogo amato e capace di rievocare emozioni, ricordi e un senso di appartenenza in tutti quelli che l’hanno vissuto. Oltre alle attività dell’oratorio (tanti i bimbi e i ragazzi cresciuti qui), si proiettavano film, andavano in scena spettacoli di teatro e danza e si facevano concerti.
Un luogo che avrà una nuova veste grazie a un progetto di ristrutturazione che prevede diversi interventi, tra i quali la realizzazione di un palco pedana al piano della platea (con l’eliminazione, per motivi di sicurezza, del vecchio palco rialzato), di una tribuna a gradoni con poltrone reclinabili, di un foyer e di una cabina di regia e proiezione nella galleria, dove ci saranno altri posti per una capienza complessiva di 163 persone. Nel progetto c’è una particolare attenzione per l’accessibilità ai disabili (una pedana nel foyer renderà facilmente raggiungibile l’uscita di sicurezza, sul cortile interno, che si trasformerà, all’occorrenza, in ingresso).
“Da tempo si cercava di dare nuova vita al cinema teatro. Il progetto complessivo ha un costo di circa 194.000 euro, abbiamo richiesto un finanziamento alla Fondazione CRT di Torino, che ha già stanziato un contributo di 15.000 euro, e alla Fondazione CRC di Cuneo” spiega l’architetto Erminio Fronzé, ideatore del progetto. I lavori inizieranno in autunno e lo spazio potrebbe essere pronto nel 2023. Ma i tempi potrebbero variare in base ai finanziamenti che si riusciranno a ottenere da enti e donazioni di privati. La città ha bisogno di un nuovo spazio, che vada ad affiancarsi all’Auditorium Borelli, all’ex Chiesa di Santa Croce e a tutti gli altri luoghi, compresi quelli all’aperto, usati per eventi e manifestazioni. Il nuovo cinema teatro sarà uno spazio molto performante anche a livello acustico, al coperto e dove fare cultura tutto l’anno perché “la mente e la fame di cultura non si fermano con le stagioni”. E farà da volano per la socialità in quanto, a volte, basta l’esistenza di un luogo, e il relativo utilizzo da parte di giovani e non, per stimolare l’aggregazione e la conseguente nascita di relazioni umane e progetti.
Ci saranno diverse iniziative per coinvolgere la comunità, a partire da un’esposizione, in estate, “una mostra collettiva di ricordi, fotografie, locandine di eventi e di film che qui venivano proiettati o ancora cimeli come il vecchio proiettore cinematografico”. Un amarcord per tornare indietro nel tempo e rievocare “la memoria del luogo” e il significato di uno spazio che potrà tornare a vivere e a far emozionare ancora tante generazioni.
Francesca Barbero
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