Calcio, il presidente della Pro Dronero chiede di riaprire i settori giovanili ai bambini non vaccinati
La lettera di Corrado Beccacini: "Non è giusto che i nostri figli minorenni siano separati incomprensibilmente dai loro amici"Riceviamo e pubblichiamo.
Gentile Direttore,
a fronte della frettolosa riapertura di uno straordinario veicolo di contagio come le discoteche, appena richiuse con colpevole ritardo alla Vigilia di Natale dopo aver contribuito in modo decisivo al veloce riaccendersi della pandemia, la Pro Dronero rinnova con accresciuto sdegno la sua richiesta di riaprire i Settori Giovanili anche ai bambini ed ai ragazzi minorenni, che assieme alle loro famiglie hanno deciso liberamente di non affrontare le tre dosi di vaccino diventate obbligatorie, tra mille polemiche, solo per gli over 50.
Ripetiamo che non è giusto che i nostri figli minorenni siano separati incomprensibilmente dai loro amici, che sono poi nella stragrande maggioranza anche i loro compagni di scuola, negando loro vergognosamente il diritto di continuare a praticare il loro sport preferito all'aperto dove il rischio di contagio è ormai praticamente inesistente, in base ad una norma varata addirittura a dicembre in un contesto completamente diverso dall'attuale. Si consente nuovamente di ballare ammassati come sardine in spazi necessariamente molto angusti per ospitare centinaia di persone, mentre giocare in un prato verde da 6000 metri quadri è così pericoloso da attuare una discriminazione tanto violenta quanto inutile nei confronti di ragazzini a volte appena dodicenni neanche fossero appestati. Basta con questo crescendo di follia, indegna di un Paese civile!
Corrado Beccacini
Redazione
DRONERO Pro Dronero