Canoni idrici, c’è l’intesa: 2 milioni ai comuni montani e 1,9 alla Provincia
La questione era al centro di un impasse per l’amministrazione provinciale, privata di una fonte di gettito fondamentale. Ora la Regione aggiusta il tiroSi prospetta una soluzione “salomonica” per la questione dei canoni idrici, al centro di un impasse istituzionale tra la Regione e la Provincia di Cuneo. Dopo l’incontro svoltosi tra il governatore Alberto Cirio e il presidente della Provincia Luca Robaldo, è stato stabilito che i 3,9 milioni di euro destinati nel 2022 al Cuneese saranno così suddivisi: 2 milioni saranno assegnati ai Comuni montani tramite un bando che sarà lanciato dalla Regione entro il mese di marzo; 1,9 milioni andranno direttamente alla Provincia per la manutenzione delle strade, di cui circa 400 mila euro vincolati a quella delle cosiddette strade bianche.
All’incontro, svoltosi questa mattina al grattacielo della Regione, erano presenti anche gli assessori regionali Marco Gabusi e Luigi Genesio Icardi e il consigliere regionale Paolo Bongioanni, autore del contestato emendamento all’Omnibus del 2020 pensato “ad hoc” per la Granda. La norma prevedeva che i canoni idrici potessero essere versati anche direttamente “ai comuni totalmente montani”, tagliando fuori la Provincia. Quel provvedimento, finora mai attuato, è stato reso esecutivo da una determina dirigenziale pochi mesi fa. Tra le polemiche del centrosinistra locale e le perplessità della stessa amministrazione di corso Nizza, giacché in tutti gli altri territori a beneficiare dei contributi sono le province.
La questione si era fatta scottante nel Consiglio provinciale dello scorso 16 febbraio, quando si era dovuto prendere atto dell’assenza di quasi 4 milioni dal bilancio dell’ente per il 2023. La soluzione adottata, almeno in apparenza, soddisfa tutti: “L’incontro si è svolto in un clima di grande collaborazione che ha consentito di conciliare la volontà della Regione di sostenere con queste risorse i Comuni montani con le istanze della Provincia di Cuneo che, senza una parte di quelle risorse, avrebbe fatto fatica a chiudere il bilancio”, dichiarano il presidente della Regione Alberto Cirio e l'assessore alle Opere Pubbliche Marco Gabusi.
“Ringrazio il presidente Cirio che, come immaginavo, ha risolto la situazione trovando la mediazione fra le esigenze della Provincia e quelle della Regione” aggiunge il presidente della Provincia Luca Robaldo, secondo il quale “queste risorse saranno utili per continuare gli interventi programmati sulla viabilità montana provinciale, rispondendo così alle sempre maggiori urgenze cui dobbiamo fare fronte. Il Consiglio Provinciale ha lavorato per raggiungere questo risultato, a conferma della importanza del metodo di lavoro unitario che abbiamo impostato”. Esprime soddisfazione anche il consigliere Bongioanni: “L'obiettivo è aiutare i comuni montani restituendogli una parte di quanto regalano alla pianura, sono quindi soddisfatto dell'intesa perché è fondamentale che le risorse tornino là dove sono prodotte e che venga restituita dignità alla montagna”.
Redazione
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