Carenza idrica, Quaranta (ACDA): "Problema collettivo, serve il contributo di tutti"
Il presidente dell'azienda cuneese dell'acqua: "Razionamento possibile, ma non è detto che sia risolutivo: chiudendo di notte ci sarebbe maggior consumo di giorno. Unica via ridurre gli sprechi"“Bisogna capire che siamo alle prese con un problema collettivo, ogni possibile spreco d’acqua evitato dalle singole persone può portare dei benefici a tutti. Noi abbiamo inviato i Comuni ad emettere ordinanze contro gli sprechi, è importante capire che affrontare questo problema è responsabilità di tutti”. A parlare è Livio Quaranta, presidente dell’Acda, che interviene sul tema della carenza idrica. La situazione - come ricordato dall’Ato4 in un comunicato diffuso stamattina - è in progressivo peggioramento: la stessa Acda la scorsa settimana ha sottolineato come alcune sorgenti alpine siano già esaurite e come in alcuni Comuni ci siano già problemi di approvvigionamento.
Spiega Quaranta: “Noi stiamo lavorando per limitare le perdite nella nostra rete, mettiamo in pratica tutto quanto è nelle nostre possibilità, ma il grande problema è a monte: non ci sono riserve idriche, se non piove il problema è destinato a persistere”.
Nei giorni scorsi il direttore di Arpa Piemonte Angelo Robotto non aveva escluso provvedimenti drastici, fino al razionamento delle forniture di acqua; “Sono provvedimenti senz’altro possibili, ma non è detto che siano risolutivi: - commenta Quaranta - per esempio, se provvedessimo a chiusure notturne dell’acqua, potrebbe poi esserci un maggior consumo dell’acqua durante il giorno. Ripeto, l’unica via che possiamo percorrere ora è ridurre ogni spreco. Capisco che non sia facile, per esempio per chi ha giardini da mantenere oppure orti, che sono fonti di risparmio per tante famiglie, ma è necessario per affrontare questo momento”.
a.d.
CUNEO ACDA