Caro bollette, Bergesio: “Con mozione Lega chiesti interventi immediati e strutturali”
Le cause dell'aumento non sono passeggere, ma strutturali, in particolare per l'approvvigionamento del gas naturale “La Lega ha depositato a Camera e Senato una mozione per chiedere al Governo di intervenire per tagliare i pesanti aumenti di luce e gas, annunciati per l'ultimo trimestre dell'anno, che colpiranno le famiglie, sia direttamente sia per gli inevitabili aumenti dei prezzi dei beni di consumo, e le attività economiche che vedranno ancora indebolita la propria competitività sui mercati europei e internazionali, che beneficiano di prezzi dell’energia inferiori rispetto a quelli italiani”.
Ad annunciarlo è il senatore Giorgio Maria Bergesio (Lega-Salvini Premier), tra i firmatari della mozione sul rincaro dell’energia appena depositata dalla Lega. Il documento contiene indicazioni in vista della deliberazione del Consiglio dei Ministri che dovrebbe avvenire giovedì. Indicazioni che non si limitano alla richiesta di un intervento immediato ma sottolineano l’esigenza di azioni strutturali.
“Per la Lega è imprescindibile assicurare la neutralità tecnologica. È inoltre essenziale che la sostenibilità ambientale sia accompagnata da quella economica e sociale, altrimenti finiremo per pagare un prezzo troppo alto per la transizione ecologica”, sottolinea Bergesio.
Le cause dell'aumento di luce e gas non sono passeggere ma purtroppo strutturali: crescita inevitabile dei prezzi della C02 nella corsa alla decarbonizzazione per contrastare i cambiamenti climatici e incremento dei costi di approvvigionamento del gas naturale per la forte crescita della domanda legata alla ripresa economica mondiale, soprattutto dell'est asiatico.
Bergesio conclude: “Per questi motivi, oltre ad interventi immediati per mitigare gli aumenti come lo spostamento di parte degli oneri di sistema nella fiscalità generale, il taglio dell’IVA in bolletta, il rafforzamento dello sconto bonus sociale elettrico per le famiglie bisognose e l’impiego di parte dei proventi delle aste ETS (CO2), senza però intaccare la quota destinata a finanziare interventi di decarbonizzazione dei settori industriali, la Lega chiede anche che il Governo si impegni a riordinare la disciplina degli oneri di sistema (che pesano 15 miliardi) e delle altre onerose voci in bolletta, ad attuare misure per ridurre la dipendenza energetica dell’Italia (come lo sfruttamento delle nostre georisorse nazionali) e a diversificare le fonti di approvvigionamento ed individuare un percorso equilibrato per la revisione del PNIEC e delle politiche energetiche nazionali ed europee per i target 2030 e 2050, così da evitare futuri aumenti dei prezzi del gas e, dunque, dell'energia”.
Redazione
CUNEO Giorgio Bergesio