Caso Burgo: sono 140 i lavoratori che rischiano il posto
Chiesta l'apertura di un tavolo di crisi alla Regione. Anche oggi dipendenti in scioperoUna nuova crisi si è aperta nel mondo produttivo della provincia di Cuneo, nello specifico si tratta dello stabilimento della Burgo di Verzuolo. L’azienda cartiera ha comunicato che, a partire dal 1 gennaio 2018, chiuderà la ‘linea ottava’ di produzione. Al momento il licenziamento collettivo non è ancora stato ufficializzato, ma l’allarme tra i lavoratori è alto. Dalle indiscrezioni trapelate pare che l'intenzione sia quella di chiudere a causa dell’aumento del costo delle materie prime e della difficoltà nel vendere il prodotto (la carta patinata).
Ieri i dipendenti hanno scioperato ad oltranza. Lo sciopero si è protratto fino alle cinque di questa mattina e riconfermato per la giornata di oggi. I lavoratori hanno allestito un presidio davanti allo stabilimento della Cartiera di Verzuolo. Ad essere coinvolti sono circa 140 operai che già in passato erano stati sottoposti a diminuzioni dell’orario di lavoro per salvaguardare il posto.
Carlo Giovanni Panero, sindaco di Verzuolo, è stato un dipendente della Cartiera Burgo e, in collaborazione con i sindacati, ha chiesto un tavolo di crisi a Provincia e Regione.
La Burgo è una multinazionale con nove stabilimenti nel Nord Italia, due al Centro e uno in Belgio. La società è controllata dalla Holding Gruppo Marchi S.p.a., sia direttamente, sia tramite la controllata Palladio Zanini Industrie Grafiche Cartotecniche S.p.a., la quale detiene il 50.9% delle azioni.
Forte la partecipazione di MedioBanca: l’istituto di credito fondato dal banchiere Enrico Cuccia detiene il 22,12% delle azioni della società.
Forte la partecipazione di MedioBanca: l’istituto di credito fondato dal banchiere Enrico Cuccia detiene il 22,12% delle azioni della società.
s.m.
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