'Che fine ha fatto il raddoppio della Cuneo-Fossano? Se mancano i soldi, si usino i fondi europei'
Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni di un lettore: 'Da molti anni si attendono i circa 76 milioni necessari per completare questa infrastruttura'Riceviamo e pubblichiamo.
Che fine ha fatto il raddoppio della ferrovia Cuneo Fossano? Se mancano i soldi, si usino i fondi europei. Da tempo non si sente parlare più di questa opera prioritaria per i collegamenti ferroviari nella nostra provincia, complice anche l’emergenza causata dal coronavirus. Da molti anni si attendono i circa 76 milioni necessari per completare questa infrastruttura ma ogni anno non si trovano, nonostante la Regione abbia indicato tra le priorità nell’ambito dello sviluppo ferroviario regionale questo raddoppio.
Completare tale opera è da considerarsi non solo utile per migliorare la sicurezza della rete regionale e aumentarne la relativa capacità di carico, ma anche perchè tramite questo raddoppio la linea nevralgica che da Torino passa a Cuneo e porta alla Liguria ed alla Costa Azzurra può avere la svolta che tanti auspicano. Se si riserva, giustamente, ad opere come la futura autostrada Cuneo Asti grande attenzione, anche la Cuneo Fossano merita di tornare sotto i riflettori. Chi rappresenta a Roma la comunità cuneese è bene che si metta in marcia e chieda che tali fondi vengano stanziati quanto prima. La necessità di avere trasporti verdi, sicuri e più sostenibili avrà buone possibilità di essere accolta in sede europea e quindi perché non provare ad ottenere tali fondi per il raddoppio della Cuneo Fossano, magari combinando assieme risorse per la Cuneo Nizza?
Se è vero che giuridicamente sono due rami diversi, dal punto di vista logistico e morfologico la Cuneo Fossano e la linea per Nizza sono figli della stessa madre.
Sarà improbabile che nei prossimi decenni capiti di nuovo una erogazione tale di fondi europei, quindi perché non muoversi subito e inserire questo raddoppio nelle infrastrutture strategiche da finanziare, almeno in parte, con tali fondi?
Lorenzo Pallavicini
Redazione
CUNEO cuneo - Fossano