Ciro Santoriello si insedia come procuratore aggiunto di Cuneo
Il magistrato 58enne arriva da Torino, dove si è occupato di reati economici e dell’inchiesta sulla Juve. A salutarlo c’era anche l’ex procuratore capo Armando SpataroSi è insediato ufficialmente come nuovo procuratore aggiunto di Cuneo Ciro Santoriello, in arrivo dai ranghi della magistratura torinese.
Cinquantotto anni, nato a Latina da famiglia di origini napoletane, Santoriello è entrato in magistratura nel 1991. In Piemonte è rimasto in servizio a Pinerolo (dove tuttora vive) fino alla chiusura del locale tribunale, poi ha lavorato nel capoluogo occupandosi soprattutto di reati economici e societari e coordinando, a partire dal 2016, il gruppo di magistrati specializzati nel diritto penale dell’economia. Oltre che nelle aule di tribunale è stato attivo in quelle universitarie, come docente di diritto pubblico all’università Roma Tre e di diritto penale commerciale presso la Scuola di Management d’Impresa dell’università di Torino, nonché autore di svariate pubblicazioni a carattere giuridico.
Di recente, in veste di titolare dell’inchiesta Prisma sulle plusvalenze e gli stipendi della Juventus, era finito al centro di una vasta polemica dopo la pubblicazione di un video. Nel corso di un convegno tenutosi nel 2019, il magistrato era stato ripreso mentre ammetteva: “Sono tifosissimo del Napoli e odio la Juventus”. A seguito delle polemiche aveva rinunciato alle indagini, astenendosi, sebbene in precedenza avesse già chiesto un’archiviazione per il club bianconero quando si era trovato a indagare su presunte irregolarità nei bilanci.
“Tengo alla definizione di procuratore ‘aggiunto’ - ha precisato presentandosi a colleghi, giudici e avvocati - nella consapevolezza di portare quel poco che può essere necessario. Chiedo a tutti di considerarmi come la zeppa che si mette a volte sotto un tavolo traballante, ciò che ha importanza solo ed esclusivamente in quanto si rende utile”. A Cuneo, ha altresì affermato, “vengo in assoluto spirito di servizio, per me è un ritorno a casa perché conosco bene queste zone. Mi scuso in anticipo per ciò che non saprò fare, quello che non mancherà è l'impegno”.
Tra quanti hanno voluto salutare il nuovo arrivato, insieme al procuratore capo Onelio Dodero e al presidente dell’Ordine degli Avvocati Alessandro Ferrero, c’era anche l’ex procuratore capo di Torino Armando Spataro, che di Santoriello è stato superiore gerarchico fino alla pensione: “Santoriello - ha detto - è persona che fa il suo lavoro in silenzio, sono convinto che anche lui saprà arricchirsi da questa esperienza”.
Andrea Cascioli
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