Coldiretti: dopo l’annuncio dell’etichettatura dei derivati del pomodoro, ora indicazione dell’origine anche per succhi di frutta e confetture
Riceviamo e pubblichiamoL’annuncio del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina di voler estendere anche ai prodotti derivati dal pomodoro l'etichettatura obbligatoria dell'origine delle materie prime, come fatto con latte, pasta e riso, è una notizia di grande rilievo. Ora, secondo Coldiretti Cuneo, bisogna arrivare al più presto all’etichetta di origine su tutti i vegetali trasformati, dai succhi di frutta alle confetture.
“Il problema – dichiarano Delia Revelli e Tino Arosio, presidente e direttore di Coldiretti Cuneo - riguarda tutta l’ortofrutta trasformata, dai fagioli alle mele alle pesche, che spesso arrivano da Paesi lontani per essere lavorati in Italia e diventare magicamente Made in Italy senza alcuna indicazione per il consumatore. L’etichettatura dei trasformati consentirebbe ai produttori cuneesi di frutta di valorizzare le eccellenze produttive del territorio”.
Di fronte all’atteggiamento incerto e contradditorio dell’Unione Europea che obbliga ad indicare l’origine in etichetta per le uova, ma non per gli ovo prodotti, per la carne fresca ma non per quella trasformata, per l’ortofrutta fresca, ma non per i succhi, le conserve o le marmellate, il nostro Paese deve fare deve traino per le politiche alimentari comunitarie anche con una profonda revisione delle norme sul codice doganale
c.s.
CUNEO Delia Revelli - Coldiretti Cuneo - Tino Arosio