Coldiretti Piemonte: “Sos invasione di grano canadese”
Il membro di giunta Mauro Bianco: “Fondamentale ridurre sensibilmente la dipendenza dall’estero e badare alla sovranità alimentare scegliendo la via dei progetti di filiera”“Sos invasione di grano canadese nelle campagne italiane, con gli arrivi aumentati del 68% e i prezzi pagati agli agricoltori che si abbassano nonostante un’annata che ha visto un calo del 20% del raccolto, mentre diminuiscono le scorte nella Ue” a lanciare l’allarme è la Coldiretti sulla base di un’analisi su dati Dg Agri relativi alla campagna commerciale 2024/2025 (da luglio a dicembre 2024).
Dal Paese dell’acero sono arrivate 392 mila tonnellate di grano duro, con un incremento del 68% rispetto allo stesso periodo della campagna 2023/2024 e stime di un ulteriore incremento ad inizio anno. Grano che viene trattato in pre raccolta con il glifosato, con una modalità vietata nel nostro Paese.
Il membro di giunta di Coldiretti Piemonte con delega territoriale al settore cerealicolo Mauro Bianco ricorda: “Coldiretti è favorevole agli scambi commerciali ma serve un’armonizzazione delle regole basate sul principio di reciprocità e di trasparenza. Una situazione che rischia peraltro di peggiorare a causa dei dazi. Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan la guerra commerciale tra Usa e Canada potrebbe far calare gli acquisti di cereali canadesi negli States spingendo di fatto a indirizzarli verso altri mercati se non andranno ad incrementare le scorte. Alla luce di questa situazione, è evidente ancora una volta quanto sia fondamentale ridurre sensibilmente la dipendenza dall’estero e badare alla sovranità alimentare scegliendo la via dei progetti di filiera”.
Aggiungono Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale: “Uno scandalo contro il quale Coldiretti si è mobilitata nei porti per verificare gli arrivi di grano straniero, per chiedere più controlli alle frontiere sulla qualità e sulla salubrità delle merci importate e per l’applicazione del principio di reciprocità, così da garantire che tutti i prodotti agroalimentari che entrano nel nostro Paese rispettino gli stessi standard a livello ambientale, di sicurezza e di rispetto dei diritti dei lavoratori, che sono garantiti dagli agricoltori italiani. Proprio per valorizzare al meglio le produzioni di grano tenero piemontese, garantire una sempre più positiva remunerazione agli agricoltori e offrire completa tracciabilità e qualità ai consumatori, da anni lavoriamo e continuiamo a farlo, insieme al Consorzio Agrario del Nord Ovest, al progetto, di Gran Piemonte”.
c.s.

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