''Con il Sì al referendum le voci di dissenso verrebbero tagliate''
Venerdì in Birrovia il partecipato incontro organizzato dal comitato '3 Motivi per il No'“Nonostante passi in sordina questo è un momento importante per la democrazia, ci dispiace che i sostenitori del sì si sottraggano al dibattito”. Così Federico Musso, anima del comitato “3 Motivi per il No” ha aperto, con una stilettata, l’incontro - svoltosi nella serata di venerdì 28 agosto in Birrovia - dedicato al prossimo referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari. Il suo gruppo ha individuato tre motivi ‘principali’ per votare no: territori senza eletti, cittadini costretti a scegliere ‘il meno peggio’ e un parlamento sempre più scadente.
Nei locali dell’ex stazione Gesso, moderati da Gerarda Monaco de ‘La voce che stecca’, oltre a Musso, Ugo Sturlese (consigliere comunale di Cuneo per i Beni Comuni e Bartolomeo Nicolotti (Noi No - Cuneo) hanno sciorinato le loro perplessità sul taglio degli eletti nell’assemblea nazionale. “Il sistema diventerebbe di fatto maggioritario, le voci di dissenso verrebbero tagliate - ha detto Sturlese -. La Costituzione non è intoccabile, ma tutte le modificazioni presentate negli ultimi anni sono state in senso peggiorativo”. “Siamo in un momento di pandemia, nessuno pensa che tagliare il numero dei parlamentari sia una priorità - ha spiegato Nicolotti -. Sarebbe una riduzione senza precedenti, porterebbe ad avere un parlamentare ogni 100 mila abitanti: non è accaduto neanche sotto il fascismo”.
s.m.
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