Confagricoltura: ‘Cresce il consumo di noci, un’opportunità per il Piemonte’
In Italia si sta sviluppando un forte interesse alla coltivazione, che interessa 245 ettari di terreno in provincia di CuneoContinua ad aumentare la domanda di frutta secca, di noci in particolare, che contengono molte sostanze antiossidanti e acidi grassi polinsaturi, in particolare acido linoleico e linolenico, i quali hanno effetti positivi sull'apparato cardiocircolatorio. Il consumo di noci è in crescita: l'Italia ha utilizzate 8596 tonnellate nel 2013, salite a 14.918 nel 2017 e per questo si sta sviluppando un forte interesse alla coltivazione.
Di questi temi si parla, oggi e domani, a Bologna alle giornate tecniche del noce, alle quali partecipano esponenti del mondo accademico, tecnico e produttivo, tra i quali Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte e vice presidente nazionale della federazione delle risorse boschive di Confagricoltura. Allasia sottolinea che “è importante esplorare tutte le opportunità, sviluppando collaborazioni con le università e gli istituti di ricerca, per cercare di creare nuove opportunità di reddito, orientate a produzioni sostenibili e in grado di valorizzare il territorio, com’è appunto il noce. La coltivazione della frutta secca, del noce in particolare, può trovare un territorio d’elezione in ampie aree del Piemonte - aggiunge Allasia – soprattutto in un momento in cui cresce la domanda ed è opportuno cercare di diversificare le produzioni”.
In Piemonte, annota Confagricoltura - la coltivazione del noce interesse 563 ettari di superficie (circa 7.500 in Italia) dei quali 245 in provincia di Cuneo, 95 ad Alessandria, 89 ad Asti, 77 a Torino e 50 a Vercelli; seguono con produzioni con superfici inferiori le altre province.
c.s.
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