Confcommercio Cuneo: 'Indispensabile eliminare le commissioni prima di penalizzare l’uso del contante'
Il presidente Luca Chiapella: 'Apprezzabile lo sforzo compiuto per il disinnesco degli aumenti IVA, ma troppi settori sono ingabbiati dalla burocrazia'."Nuove incombenze si affacciano all’orizzonte complicando ulteriormente lo sforzo quotidiano dei nostri Associati nel cercare di “fare ed essere Impresa” di successo. I temi sono molteplici e su ciascuno occorre intervenire con forza e determinazione". Confcommercio della provincia di Cuneo, con le sue 10 territoriali collabora attivamente con la Confederazione nazionale, presidiando quotidianamente le posizioni in difesa del Commercio, del Turismo e dei Servizi.
“È necessario - afferma il presidente Luca Chiapella - incentivare la moneta elettronica così come è necessario eliminare le commissioni prima di penalizzare le aziende che utilizzano il contante. La diffusione della moneta elettronica è un’evoluzione naturale dei nostri settori, accompagnata però dalla riduzione di costi e commissioni. Ad oggi sono certe le sanzioni per la mancata dotazione del Pos, ma è indefinita la riduzione dei costi e delle commissioni a carico tanto dei consumatori quanto delle imprese”.
“È apprezzabile – continua Chiapella - lo sforzo compiuto per il disinnesco degli aumenti dell’Iva, ma sono fermamente convinto che è quanto mai necessario attivare importanti azioni di crescita attraverso l’utilizzo di risorse nazionali ed europee disponibili, terminando in tempi brevi i vari cantieri ancora aperti e rendendoli fruibili per agevolare la circolazione delle merci”. Il capitolo viabilità è un “nervo scoperto” per Confcommercio, dalle strade e sentieri di montagna riparati anche grazie al crowdfunding “#salviamolestradedimontagna”, alla vergogna del cantiere della galleria del Tenda alla Cuneo-Asti, unico negativo esempio di autostrada troncata nel mezzo.
“Come Confcommercio – precisa Chiapella – vigiliamo quotidianamente su queste “vergogne” della Granda, interessando i nostri livelli nazionali perché non cali l’attenzione sul problema infrastrutture. Se vogliamo che il Turismo continui a crescere è necessario disporre di arterie stradali ed autostradali adeguate”.
“Altro argomento – aggiunge il presidente - portato ai tavoli nazionali è la necessità di armonizzare i tetti di circolazione del contante, come suggerito dal presidente dell’Abi, per non penalizzare il commercio dei beni durevoli e del fashion (moda, abbigliamento ed accessori, calzature, mobili ed arredamento, gioielli e preziosi) che con la situazione attuale ed i provvedimenti dell’ultima manovra subiscono un’ingiusta concorrenza dalle altre nazioni europee. Ciò che preoccupa è la stagnazione conseguente alla prolungata assenza di crescita, per deficit strutturali, frenando la competitività delle nostre aziende. La nostra azione sindacale si concentra quotidianamente su questi temi e su altri più specifici legati alle eccellenze delle nostre aziende, siano esse del commercio di vicinato, della promozione turistica, ristorazione, accoglienza, enogastronomia e servizi”.
c.s.
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