Confcommercio Cuneo: 'Servono maggiori controlli sul sommerso per lo sviluppo del turismo'
Le riflessioni del presidente Luca Chiapella e di Giorgio Chiesa: 'Necessario far emergere la mancata registrazione in Questura degli alloggiati ed i conseguenti mancati introiti fiscali'Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Confcommercio Cuneo.
I dati esposti dall’Assessore Serale durante l’ultimo consiglio comunale di Cuneo fanno comprendere quanto lavoro sia stato fatto ma quanto ne resta per la gestione ottimale delle risorse da dedicare al turismo. I 150 mila euro incassati dal Comune di Cuneo per il tramite degli operatori dell’Ospitalità e Ricettività sono una risorsa di tutto rispetto, ma, come dichiarato dall’Assessore, non potranno che aumentare se la città sarà in grado di attirare il Turismo, lavorativo, culturale, sportivo e quant’altro.
“Se la Tassa di Soggiorno è una realtà incontrovertibile – afferma il Comm. Giorgio Chiesa, vice presidente vicario dell’Associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici della provincia di Cuneo aderente a Confcommercio – è anche un dato di fatto che sia sufficiente visitare gli host per avere una panoramica della massa di offerta di ospitalità e ricettività che affolla internet e che sfugge ai controlli”.
“Nei frequenti incontri con le Autorità di Vigilanza e Controllo – precisa Chiesa – quali Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza con il coordinamento di S.E. Il Prefetto, non ultimo l’annuale Giornata della Legalità di Confcommercio, vi è uno scambio proficuo di informazioni per far emergere le sacche di illegalità purtroppo ancora presenti sul territorio comunale e l’entrata in vigore del C.I.R., Codice Identificativo Regionale, per gli immobili in locazione non potrà che portare dei benefici anche a livello di sicurezza collettiva”.
“La collaborazione fattiva – interviene Luca Chiapella, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo – con il Comune di Cuneo è un aspetto estremamente positivo nell’ambito dei rapporti istituzionali e ci poniamo come interlocutore qualificato per sviluppo del Turismo ma anche nel controllo e repressione del sommerso”.
“Ricordo – conclude Chiapella – che ospitare qualcuno in casa propria dietro il pagamento di un corrispettivo prevede l’incasso della Tassa di Soggiorno ed il pagamento delle tasse previste per legge; sicuramente chi non lo fa non segnala nemmeno il nominativo in Questura”.
c.s.
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