Coronavirus, Coldiretti Piemonte: 'Servono urgentemente dati delle importazioni di latte dall’estero'
'In Piemonte, come abbiamo già denunciato, la situazione è assurda proprio in un momento di grande richiesta, da parte delle famiglie, di prodotti lattiero-caseari'Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Coldiretti Piemonte.
Ogni giorno 5,7 milioni di litri di latte straniero attraversano le frontiere e invadono l’Italia con cisterna o cagliate congelate low cost di dubbia qualità in piena emergenza coronavirus, proprio mentre alcune aziende di trasformazione cercano di tagliare i compensi riconosciuti agli allevatori italiani, con la scusa della sovrapproduzione. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati del Ministero della salute relativi ai primi quindici giorni del mese di marzo 2020 sui flussi commerciali dall’estero in latte equivalente.
Bisogna fermare qualsiasi tentativo di speculazione sui generi alimentari di prima necessità come il latte che, nell’ultima settimana di rilevazione sui consumi, ha registrato un balzo del 47% degli acquisti da parte delle famiglie, sulla base dei dati IRI. “In Piemonte, come abbiamo già denunciato, la situazione è assurda proprio in un momento di grande richiesta, da parte delle famiglie, di prodotti lattiero-caseari. Per questo abbiamo sollecitato la Regione, dalla quale ad oggi ancora tutto tace, per avere i dati relativi alle importazioni di latte e per segnalare le speculazioni sul prezzo da parte di alcuni caseifici – sottolineano Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. Chi approfitta della situazione di emergenza deve essere escluso dai fondi previsti per sostenere il comparto agroalimentare. Abbiamo inoltre chiesto alla nostra Regione che si faccia garante e parte attiva per dare continuità ai contratti in essere anche per la nuova campagna lattiero-casearia, sia in termini temporali sia economici. In gioco c’è il futuro di un comparto che in Piemonte conta numeri importanti: una produzione di 10 milioni di quintali annui, circa 2000 aziende produttrici tra le più professionali al mondo e 51 specialità di formaggi”. La Coldiretti ha allertato tutta la rete organizzativa a livello nazionale per monitorare le speculazioni attivando una casella di posta [email protected] dove raccogliere le segnalazioni sulla base delle quali agire a livello giudiziario, se non verranno fornite adeguate motivazioni.
c.s.
CUNEO Coldiretti