Costa critica un progetto di legge firmato FdI, ma nel 2008 era tra i firmatari di una proposta analoga
Il deputato cuneese di Azione ha contestato su Twitter la proposta di introduzione del reato di istigazione all'anoressia, ma alcuni utenti hanno "riesumato" un documento simile di quindici anni fa“Ogni problema lo risolvono con il codice penale. È facile. Basta scrivere due righe ed una pena che faccia rumore per un bel titolo sui giornali”. Con questo tweet, pubblicato stamattina, lunedì 27 marzo, Enrico Costa ha contestato l’annunciato progetto di legge che Fratelli d’Italia presenterà per chiedere l’introduzione del reato di istigazione all’anoressia. Il partito guidato dalla premier Giorgia Meloni vuole così punire coloro che istigano, anche sui social, ad assumere comportamenti alimentari scorretti e dannosi per la salute, che possono anche sfociare nell'anoressia o nella bulimia.
La critica del deputato di Azione, però, non è passata inosservata ad alcuni utenti del social di proprietà di Elon Musk, che hanno “riesumato” una proposta di legge analoga, risalente al 28 novembre del 2008, per “l’introduzione dell'articolo 580-bis del codice penale, concernente il reato d'istigazione al ricorso a pratiche alimentari idonee a provocare l'anoressia o la bulimia”. Tra i firmatari, insieme a Beatrice Lorenzin, Manlio Contento e Melania De Nichilo Rizzoli, c’era proprio Enrico Costa, all’epoca deputato del Popolo della Libertà. Insomma, una circostanza quantomeno “curiosa” per il parlamentare cuneese, che oggi si scaglia duramente contro il progetto di legge firmato FdI.
a.d.
CUNEO Enrico Costa