Cresce l’export piemontese: 2,4 miliardi nell’ultimo trimestre
Bene otto dei dodici distretti, tra cui il dolciario di Alba e Cuneo e l’agroalimentare in genere. La ripresa è più forte sui mercati emergenti che verso l’UeAmmonta a 2,4 miliardi di euro il valore delle esportazioni dei distretti piemontesi nel primo trimestre dell'anno l'1,6% in più dello stesso periodo del 2020.
Lo rileva il Monitor dei Distretti curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, con un’analisi ripresa dall’agenzia Ansa. L'incremento è inferiore alla media dei distretti italiani (+6%) e del manifatturiero regionale (+6,5%), fortemente condizionato dal Tessile di Biella: al netto di questo distretto, l'export avrebbe registrato un aumento del 6%, in linea con la media nazionale.
Sono ripartite le esportazioni verso i mercati emergenti (+11,2%), sostenuti dalle performance positive in Cina, Hong Kong, Corea del Sud, Arabia Saudita e Russia. Una ripresa più lenta, invece, caratterizza le esportazioni dei distretti piemontesi verso i mercati maturi, ancora in calo del 2,5% rispetto al primo trimestre 2020: i cali più importanti hanno riguardato Regno Unito, Francia, Svizzera e Spagna. Gli incrementi di export verso altri importanti Paesi (come Irlanda, Germania e Stati Uniti) non sono riusciti a compensare.
Hanno iniziato l'anno in crescita 8 distretti su 12 e la metà dei distretti regionali risulta già oltre i livelli di export dei primi mesi del 2019. Il comparto più forte è quello agro-alimentare: le esportazioni sono aumentate del 4,6% rispetto al primo trimestre 2020 e del 10,7% rispetto al primo trimestre 2019. Brillanti i risultati per Nocciola e frutta piemontese (+25,8%), Dolci di Alba e Cuneo (+8,2%) e Caffè, confetterie e cioccolato torinese (+6,9%).
Forte differenza fra i due poli tecnologici piemontesi: buon momento per il Polo Ict di Torino, quello aeronautico continua invece a scontare le difficoltà del settore. “Il Piemonte mostra grande capacità di interpretare il cambiamento e vivacità delle sue imprese, anche grazie alla forza dei distretti. Come prima banca italiana, guardiamo avanti per sostenere una ripresa pienamente strutturale e ricomporre i tasselli della crescita” spiega Andrea Perusin, direttore regionale Piemonte Sud e Liguria di Intesa Sanpaolo.
Redazione
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