Cuneo, ancora polemiche sulla ciclopedonale di corso Marconi: ‘Manca il raccordo con il ponte di Gesso’
L’interpellanza dei 5 Stelle riaccende il dibattito sulla pista: ‘Vegetazione sul percorso e pavimentazione sconnessa’. Ma l’ultimo tratto è di competenza provincialeTorna a far discutere l’assemblea cittadina di Cuneo l’intervento sulla pista ciclo-pedonale di corso Marconi, uno dei più rilevanti - ma anche dei più contestati - realizzati in questo ultimo periodo dall’amministrazione.
Questa volta non si discute del famigerato taglio degli alberi che l’estate scorsa aveva suscitato le ire delle associazioni ambientaliste e di alcuni consiglieri delle opposizioni. Anzi, è proprio uno di quelli che hanno cavalcato con più convinzione la protesta, Beppe Lauria, a riconoscere ora: “Pensavo che la pista sarebbe stata poco frequentata, devo dire invece che lo è. Ma mi chiedo se sarà così anche in inverno”.
Il problema però riguarda il completamento del tracciato che al momento termina in un tratto di più difficile percorrenza per i ciclisti una volta arrivati alla rotonda del ponte di Borgo Gesso: “La pavimentazione è sconnessa e la vegetazione invade il percorso: sono spesso i volontari che provvedono al taglio, per giunta c’è un palo della luce in mezzo al percorso” denunciano i consiglieri del Movimento 5 Stelle, Manuele Isoardi e Silvia Cina, per i quali “il problema è anche quello della sicurezza”. Sul ponte, anziché l’asfalto, c’è una pavimentazione in ghisa che “presenta pericolose fessure aperte”. La questione, osserva la consigliera Cina, attiene anche ai rapporti tra il nucleo centrale di Cuneo e le sue frazioni: “Non bisognerebbe dare l’impressione che appena finisce il ‘salotto buono’ di Cuneo, con l’altipiano, le frazioni vengono abbandonate. In questi anni l’altipiano ha avuto del resto un’attenzione maggiore su riqualificazioni ed eventi”.
Si dice d’accordo la consigliera del Partito Democratico Carla Isoardi, che ricorda di aver presentato un’analoga interpellanza con il suo gruppo già a dicembre del 2017: “Siamo rimasti in contatto da allora con la Provincia, che è intervenuta più volte ma non ha risolto il problema. La messa in sicurezza della ciclabile sul ponte, con la sistemazione della pavimentazione e della barriera protettiva, è fondamentale”.
La competenza infatti non è del Comune bensì dell’amministrazione provinciale, rimarca l’assessore alla Mobilità Davide Dalmasso: “Sono previsti lavori di pavimentazione che auspichiamo coinvolgano anche quel tratto. Quanto all’aspetto della sicurezza, ad oggi la barriera protettiva risulta a norma (è alta 1 metro e 10), ma convengo anch’io che passarci in bicicletta fa un altro effetto quindi cercheremo di intervenire con la Provincia”. Analoghi lavori dovrebbero interessare l’area di raccordo tra la fine di corso Marconi e la rotonda: “Le risorse del bando non ci permettevano di farlo, ma senz’altro servirà un adeguamento”.
Andrea Cascioli
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