Cuneo cerca la “miniadunata” degli Alpini: “Ventimila penne nere in città nel 2029”
Sul tavolo c’è la possibilità di ospitare l’adunata del raggruppamento del Nord ovest. La sezione Ana si è candidata, sostenuta dal Comune nello spirito del 2007Non è l’adunata nazionale degli Alpini, quella che Cuneo ha ospitato in due occasioni altrettanto memorabili per chi c’era: il 1971 e il più recente 2007. È però un’occasione per rinverdire quei fasti e magari - chissà - preparare il ritorno del grande raduno.
Si parla dell’adunata del primo raggruppamento Ana, costituito dagli iscritti piemontesi, liguri e valdostani: “La nostra sezione, durante un recente incontro a Genova, ha proposto che Cuneo sia la sede dell’adunata del raggruppamento per il 2029” fa sapere l’assessore alla Metro Montagna Sara Tomatis, riferendo ai consiglieri comunali l’esito dei suoi colloqui con il presidente della sezione Ana Davide Spedale. Se la candidatura andasse in porto, aggiunge, “comporterebbe la possibilità di ospitare circa 20mila penne nere”.
Una bella soddisfazione, per una sezione che è seconda in Piemonte e undicesima a livello nazionale per numero di associati, sulle circa 80 presenti in Italia. Più difficile è riuscire ad ottenere la designazione come sede di adunata nazionale, per vari motivi: dal 2019 sono stati introdotti una serie di criteri vincolanti per formulare questa proposta, il più complesso è quello relativo alla sostenibilità economica. “Attualmente - spiega Tomatis - per ospitare l’adunata nazionale è necessario garantire due milioni di euro”.
Chi non rinuncia a questo sogno è il consigliere di Indipendenti Paolo Armellini, autore di un’interpellanza sul tema: “Sfilare a Cuneo significa rendere omaggio alla memoria di tutti i caduti, da quelli del sacrificio della Divisione Alpina Cuneense nella ritirata di Russia sino a quelli dell’Afghanistan, celebrare una città con dieci medaglie d’oro e ricordare l’impegno degli alpini nelle missioni di pace con il ‘Doi’, riconoscendone anche l’intervento in occasione di grandi calamità naturali a partire dal terremoto in Friuli”.
Il successo dell’80esimo raduno del 2007, aggiunge, “non può essere dimenticato e ci deve spronare a cercare tutte le strade possibili per candidare la città alle prossime adunate”. Armellini ha in mente anche una possibile data: “L’anno ideale perché questa adunata si faccia a Cuneo è il 2028: ricorre il centenario dell’inaugurazione della linea ferroviaria Cuneo-Nizza. A quel tempo la stazione era quella di Cuneo Gesso, i cui binari videro poi partire decine di tradotte dirette al fronte russo”.
Anche il consigliere, tuttavia, si dice consapevole delle difficoltà, comprese quelle di carattere “politico”: “L’adunata a Biella di quest’anno non facilita l’approvazione della richiesta: la prassi è l’alternanza tra nord ovest e nord est e la scelta di Genova per il 2026 non aiuta, ma c’è ancora il 2027 di mezzo”.
Andrea Cascioli

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