Cuneo, critiche dalle opposizioni sulla nuova mobilità: ‘Che tristezza il parcheggio all’ex Nuvolari’
Da sinistra si chiede ‘più coraggio’ su zone blu e viale Angeli chiusa al traffico. Lauria boccia l’area semipedonale in via Carlo Emanuele III: ‘Non piace ai residenti’Nuovi interventi sulle piste ciclabili nel quartiere San Paolo, sul viadotto Soleri e in piazza Galimberti, nuovi parcheggi di testata nell’area di Cuneo Sud, una semipedonalizzazione in via Carlo Emanuele III e la chiusura del pizzo di Cuneo ai veicoli pesanti. Queste in sintesi le proposte della giunta Borgna per la mobilità ‘post-Covid’ del capoluogo della Granda, annunciate martedì e illustrate ieri (mercoledì 20) dall’assessore alla Mobilità Davide Dalmasso nel corso della riunione congiunta tra le commissioni IV e V.
Proposte e non provvedimenti, si è affrettato a precisare Dalmasso, sottoponendo ai consiglieri un piano progettuale che ruota attorno al concetto di ‘urbanistica tattica’. Di cosa si tratta? In buona sostanza di modificare con interventi a basso impatto (e a basso costo) la viabilità stradale, senza per forza chiudere al traffico intere aree della città. L’idea è nata intorno al 2011 negli Stati Uniti e in Italia c’è già chi vi ricorre per promuovere piccole e grandi trasformazioni urbanistiche: succede a Milano, dove diversi spazi pubblici stanno venendo rimodulati con la creazione di spiazzi, aree gioco e ciclabili che consentono il passaggio a bassa velocità delle auto ma ne disincentivano la circolazione e la sosta.
Un avvio sperimentale di questa prassi potrebbe riguardare il tratto di via Carlo Emanuele III compreso tra corso Dante e corso Soleri, con il primo tratto delle due perpendicolari via Vittorio Amedeo e via XXVIII Aprile (intersecando anche l’area già pedonalizzata di via Felice Cavallotti). “È la zona più ricca di negozi, la Carnaby Street di Cuneo, che si congiunge all’altro grande polo commerciale in corso Nizza” ha spiegato Mauro Mantelli, collega di Dalmasso in giunta e a suo tempo ‘deus ex machina’ del piano regolatore. È proprio il richiamo al PRG ad accendere la miccia della polemica: l’oppositore di lungo corso Beppe Lauria ha ricordato che la pedonalizzazione di via Carlo Emanuele era stata condizionata alla realizzazione del parcheggio sotterraneo in piazza Martiri della Libertà, tuttora nel limbo. E comunque, ha aggiunto il consigliere della destra, la reazione dei residenti rispetto a questa eventualità era stata negativa.
Da Lauria è giunta una bocciatura anche rispetto alle altre proposte sul tavolo, in particolare l’individuazione di un parcheggio di testata da 200 posti nell’area dell’ex Nuvolari: “Che tristezza pensare che quello che è stato per molti anni un punto di ritrovo e di cultura oggi diventi un parcheggio”. Le perplessità sul punto vengono anche da una parte della maggioranza, con Marco Vernetti (Cuneo Solidale Democratica) che sottolinea: “L’area dell’ex Nuvolari è già fornita di parcheggi di testata, mentre bisognerebbe interrogarsi sull’Oltrestura dove mancano sia questi spazi che le piste ciclabili”. Il ‘Nuvo’ non è comunque l’unico luogo individuato come futuro parcheggio: in corso De Gasperi si prevede di recuperare 150 posti adiacenti all’ITIS, più un’altra cinquantina in via Giordanengo e un centinaio in via Bodina. Questi ultimi dovrebbero compensare gli stalli sacrificati in via Dante Livio Bianco, probabile sede di una delle due piste ciclabili ‘provvisorie’ (l’altra attraverserà via Boggio) in attesa della conclusione dei lavori su corso Nizza.
Se da destra si critica la soppressione di parcheggi in centro e il restringimento delle carreggiate, da sinistra arrivano obiezioni di opposto tenore. “Negli interventi sull’altipiano bisognerebbe essere anche più coraggiosi” esorta Ugo Sturlese di Cuneo per i Beni Comuni, invitando l’amministrazione ad ampliare le zone 30 e ridurre le soste libere per le auto: “C’è da fare una riflessione sulla continua eliminazione delle zone blu: non è possibile avere un’enorme quantità di zone bianche in città, fatti salvi i pass per i residenti”. Insieme ai ‘vicini di banco’ Fierro e Toselli, Sturlese esprime invece il plauso per la proroga della chiusura al traffico di viale Angeli: “Chiediamo con forza di mantenere questa soluzione anche per il futuro”. Trasformare l’’arteria verde’ della città in un lungo percorso ciclo-pedonale? “Ci ragioneremo” promette Dalmasso.
La questione verrà posta anche nel Consiglio comunale della prossima settimana, con un’interpellanza a firma di Luciana Toselli (Cuneo per i Beni Comuni) che sposa le proposte sull’estensione della zona 30 all’intera città già presentate dal Forum Mobilità e dalle associazioni ambientaliste, oltre a reclamare interventi sul tema del bike to work. Un’altra interpellanza avanzata da Maria Luisa Martello (Cuneo città d’Europa) si concentra invece sullo stato del trasporto pubblico e sui costi affrontati durante la pandemia.
Andrea Cascioli
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