Cuneo, i contagiati da Coronavirus in quarantena all'Hotel Ligure. Borgna: ''Uno spazio sicuro''
Nella struttura 24 stanze dedicate a quei pazienti che, per qualche motivo, non possono effettuare l'isolamento presso il proprio domicilioI contagiati da coronavirus che per qualche motivo non possono effettuare la quarantena a casa saranno ospitati all’hotel Ligure di via Savigliano. Il progetto, ideato dal Comune di Cuneo e coordinato e gestito dal Consorzio Socio Assistenziale, è partito martedì 14 aprile ed è stato realizzato grazie al contributo di 55 mila euro della Fondazione CRC nell’ambito del Bando Emergenza per il sociale.
“Uno spazio sicuro dedicato a chi ha bisogno di fare una quarantena in sicurezza, senza mettere in pericolo la propria famiglia - spiegano il Sindaco di Cuneo Federico Borgna e la vice Patrizia Manassero -. Oltre a garantire un maggiore isolamento, presso la struttura sarà monitorato lo stato di salute degli ospiti, in modo costante e sicuro. Essere comunità significa prendersi cura di se stessi e degli altri, in questi giorni ancora di più”.
L’Hotel Ligure di Cuneo ha risposto alla ricerca avviata da Confcommercio Cuneo su mandato del Consorzio e del Comune, mettendo a disposizione la sua struttura. Agli ospiti sarà assicurata una assistenza personalizzata durante il periodo di isolamento da parte di personale sanitario, socio assistenziale, educativo e psicologico, e servizi di consegna pasti e lavanderia. Sono a disposizione 24 stanze. Gli ospiti individuati avranno a disposizione una camera con bagno e potranno, ove le condizioni glielo permettano, compartecipare alle spese della giornata alimentare. Terminato il periodo indicato nella comunicazione del SISP, l’utente dovrà lasciare la struttura e ritornare al proprio domicilio.
“Quando la Fondazione CRC ha pubblicato il suo Bando, il Consorzio si è immediatamente attivato, insieme al Comune, per candidare questa progettualità, che mette a disposizione del territorio un servizio importante - dichiara il Presidente del Consorzio Giancarlo Arneodo - Abbiamo messo in piedi una macchina organizzativa complessa ma rapida, per garantire i servizi necessari, in raccordo con gli enti preposti, nel rispetto dei protocolli necessari a garantire la sicurezza di tutti gli operatori e gli ospiti coinvolti”.
“Abbiamo immediatamente raccolto l’appello del Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese - dichiara il Presidente di Confcommercio Cuneo Luca Chiapella - di ricercare una struttura alberghiera con le caratteristiche previste dal protocollo sanitario per accogliere gli ospiti per assicurare un periodo di isolamento in un momento emergenziale come quello che stiamo vivendo. Mi preme ringraziare la Signora Imelda Camisassi titolare del Hotel Ligure per avere accolto la nostra richiesta ed aver messo a disposizione il suo Albergo; un ringraziamento doveroso anche a Giorgio Chiesa Vice Presidente Federalberghi Piemonte per il lavoro di questi giorni e la disponibilità dimostrata”.
Imelda Camisassi, proprietaria dell’Hotel Ligure, spiega: “In un momento tormentato abbiamo accolto l’invito del Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese, col quale abbiamo già collaborato in passato, al fine di offrire alloggio a chi in questo frangente si trova ad avere bisogno di un luogo sicuro dove terminare il periodo di post-malattia. Collaboriamo volentieri con tutti gli agenti del progetto ed auspichiamo che terminata l’attuale situazione di crisi si possa presto tornare alla normalità così da offrire la nostra ospitalità ai turisti o a chi viaggerà per motivi di lavoro”.
Il programma mira a dare una risposta alle persone, residenti nei Comuni facenti capo al CSAC, che devono svolgere un periodo di quarantena (perché positive al test Covid 19) o di isolamento fiduciario (perché entrate in contatto con una persona con tampone positivo al Covid 19 con o senza sintomatologia), ma non hanno la possibilità di rimanere al proprio domicilio durante tale periodo. L’impossibilità a rimanere al proprio domicilio deriva da non compatibili condizioni igienico sanitarie e strutturali o dalla presenza, nella stessa abitazione, di persone “fragili” come anziani, bambini o pazienti oncologici. I casi possono riguardare sia persone non ancora note ai servizi sia persone con situazioni a medio-alta complessità socio sanitaria, che richiedono una assistenza specifica nel periodo di isolamento/ quarantena. Prerequisito per l’accesso al progetto è essere in possesso della comunicazione ricevuta da parte del Servizio di Igiene e Sanità pubblica dell’ASL CN1. Il progetto è stato condiviso fin dalla fase di progettazione con il Distretto Sanitario Sud Ovest dell’ASL CN1, oltre che, come detto, con la Confcommercio di Cuneo.
s.m.
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