Cuneo, il mercato si ‘ripopola’: prove di ritorno alla normalità?
In piazza Seminario, nonostante la pioggia, tornano i banchi di piantine e sementi sul lato di via Fossano. Sotto la tettoia molti più clienti rispetto alle ultime ‘edizioni’Non è ancora un mercato ‘qualunque’ quello di piazza Seminario e a testimoniarlo ci sono gli addetti della Protezione Civile che vigilano con cortesia sugli ingressi e chiedono a tutti di disinfettarsi le mani prima di entrare, o le transenne tra i banchi, le mascherine e le code a distanza di sicurezza.
Qualcosa però sta già cambiando in vista di un ritorno alla normalità che comunque non arriverà prima di due settimane - e nessuno ancora può dire sotto quali forme. Lo si nota dal ritorno di un buon numero di banchi rispetto alle ultime ‘edizioni’ del mercato alimentare cuneese.
Stamani se ne potevano vedere un paio anche sul lato di via Fossano, verso piazza Galimberti, che vendevano piantine e sementi. Altri si sono sistemati sotto la tettoia, offrendo perlomeno un colpo d’occhio meno desolante agli avventori - più numerosi rispetto alle ultime volte, nonostante la pioggia - che non hanno voluto rinunciare al più tradizionale appuntamento settimanale.
Il sindaco Federico Borgna ha difeso con ostinazione la scelta di tenere aperti i mercati alimentari in città, in controtendenza rispetto alla maggior parte dei colleghi nelle ‘sette sorelle’ e nei paesi più piccoli: “Più sono i punti di approvvigionamento di cibo, meno le persone si assembrano per andare a comprare il cibo”.
La curva dei contagi da Covid-19 intanto non accenna a diminuire, anzi solo la scorsa domenica 19 in città ha segnato uno dei picchi peggiori toccando quota 230 pazienti positivi (compresi i 31 deceduti), cui si aggiungono 105 isolamenti fiduciari attivi alla giornata di sabato e 18 guarigioni.
Dagli ultimi dati della Regione, tuttavia, si apprende che i nuovi focolai di contagio hanno riguardato per il 64% le case di riposo. È abbastanza per ipotizzare un ritorno alla normalità? Lo sapremo solo dopo il 3 maggio.
Andrea Cascioli
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