Cuneo, in tanti per il cessate il fuoco tra Russia e Ucraina: "La guerra va spenta, non alimentata"
Nel tardo pomeriggio il corteo e manifestazione in piazzetta Audifreddi. Don Renato Sacco: "Siamo a un passo dal baratro, sul tavolo ci sono le bombe nucleari"A poche ore dalla telefonata tra i ministri della Difesa di Russia, Sergej Shoigu, e Usa, Lloyd Austin, alcune centinaia di persone si sono ritrovate a Cuneo per manifestare in favore della risoluzione del conflitto in Ucraina. Un modo per partecipare ai tre giorni di mobilitazione a livello locale lanciata dalla rete “Pace e Disarmo” all’insegna dello slogan “Tacciano le armi. Negoziato subito”. Il 5 novembre è in programma un evento nazionale a Roma.
Il corteo è partito poco le 18 dalla Cattedrale per raggiungere piazzetta Audifreddi, dove don Renato Sacco, già coordinatore nazionale di Pax Christi, ha tenuto un accorato discorso in favore del cessate il fuoco: “Siamo a un passo dal baratro - ha detto il sacerdote, che pochi giorni fa si è recato a Kiev -, sul tavolo ci sono le bombe nucleari”. “Non è una guerra tra Ucraina e Russia, ma un conflitto mondiale - ha proseguito citando Papa Francesco -. Si giocano interessi globali sulla pelle delle persone”. Don Renato, riferendosi all’articolo 11 della Costituzione, ha poi spiegato la necessità di sospendere l’invio di armi all’est - “la guerra va spenta, non alimentata” - e ha respinto al mittente le accuse di equidistanza rispetto alle due potenze coinvolte (Nato e Russia n.d.r.): “Noi siamo equidistanti rispetto alle vittime”. Infine una risposta ai “leoni da tastiera”: “Qualcuno scriverà che manifestare non serve a niente, invece serve a smuovere le coscienze e a dimostrare che i contrari alla guerra sono in maggioranza”.
Durante la manifestazione una delegazione composta da Mario Tretola, Ugo Sturlese, Enzo Dutto, Elena Elia e don Flavio Luciano ha consegnato al prefetto Fabrizia Triolo l'appello della mobilitazione sottoscritto dai gruppi e dalle associazioni cuneesi che hanno aderito all’iniziativa.
Il “Coordinamento pace Cuneo”, che ha organizzato l’evento, si ritoverà l’11 novembre ai Tomasini (in via Bersezio) per portare avanti il discorso. “È l’inizio di un cammino” ha detto il direttore dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea di Cuneo, Gigi Garelli.
Un approfondimento sul tema verrà pubblicato sul giornale cartaceo di Cuneodice.it, in edicola giovedì prossimo.
Samuele Mattio
CUNEO cuneo - Russia - Ucraina