Cuneo, la CBC chiede una giornata per commemorare la strage degli 'zingari'
Durante la Seconda Guerra Mondiale furono sterminate circa 500 mila persone per mano nazifascista. L'ordine del giorno verrà discusso nel prossimo Consiglio comunaleIl prossimo venerdì 2 agosto cadrà la 75esima ricorrenza della data in cui nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau il regime Nazista sterminò tremila 'zingari' in una sola notte. Episodio verificatosi in uno scenario più ampio: durante la Seconda Guerra mondiale Adolf Hitler perseguì l'annientamento di Rom e Sinti, un disegno che portò all'eliminazione di circa 500 mila persone. In Italia, già nel 1926, il Ministero dell’Interno emanò una circolare volta ad “epurare” il territorio nazionale dalla presenza di una minoranza ritenuta pericolosa per la sicurezza e l’igiene pubblica nonché per lo stile di vita degli “eterni randagi privi di senso morale”. Successivamente, con le Leggi sulla difesa della razza, furono attuate misure di schedatura, detenzione ed espulsione nonché di internamento in Lager riservati agli zingari e successiva deportazione nei campi di sterminio. Tali fatti sono stati ribattezzati dagli stessi zigani “Porajmos”, (grande divoramento o devastazione).
Oggi, nel capoluogo della Granda, c'è chi si è attivato per chiedere al Comune di Cuneo di inserire una serie di iniziative di commemorazione dei fatti avvenuti nel secolo scorso e di farsi carico di una richiesta al Parlamento italiano di assumere tale data come celebrazione sistematica. Si tratta della 'Cuneo per i Beni Comuni', gruppo di minoranza nel Consiglio Comunale del capoluogo, che per voce di Ugo Sturlese spiega: “Tuttora vengono attuate politiche mirate all’esclusione di queste popolazioni, mai riconosciute come minoranza etnico-linguistica e sottoposte ad atti discriminatori, violazione dei diritti costituzionali, aggressioni fino all’incitamento al linciaggio o all’incendio degli accampamenti per lo più sulla base di false accuse. Ovvia conseguenza di questa condizione di marginalizzazione è il verificarsi talora di comportamenti ai limiti od oltre la legge”.
Secondo il decano dei Consiglieri comunali il Comune di Cuneo dovrebbe muoversi in tale direzione anche guardando alla storia locale recente: “Gran parte di questa minoranza è parte integrante della popolazione e della storia del nostro Paese. Basti ricordare l' esempio del sinto Amilcare Debar, detto Taro, il quale a soli 17 anni fu staffetta partigiana, scampò per miracolo alla fucilazione, divenne combattente nelle Langhe nella 48esima Brigata Garibaldi, venne deportato a Mathausen e Auschwitz per divenire poi rappresentante del suo popolo alle Nazioni Unite”. La proposta del gruppo di minoranza, formalizzata con un ordine del giorno, verrà messa ai voti nel prossimo Consiglio comunale di Cuneo in programma lunedì 22 luglio.
s.m.
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