Cuneo, la proposta di un negoziante: 'Si estenda a tutto il 2020 il credito d'imposta a chi affitta i negozi'
Riceviamo e pubblichiamo la missiva di un lettore. 'Essenziale arrivare a un rilancio economico dopo la grande emergenza sanitaria'Riceviamo e pubblichiamo la missiva di un lettore.
Egregio direttore,
gli effetti economici derivanti dai problemi scatenati in seguito alla pandemia di COVID 19 avranno effetti anche nel medio e lungo termine e per questo l'iniziativa, contenuta nel cosiddetto decreto Cura Italia, di un credito di imposta concesso agli affittuari dei negozi pari al 60% del valore dell'affitto solo per il mese di marzo è del tutto insufficiente. Come si può pensare che le contrazioni delle vendite e, almeno per ancora diverse settimane, l'impossibilità di poter lavorare per un circa un 80% dei negozi esistenti, non abbiano effetti che si estendono ben oltre il mese di Marzo, ormai agli sgoccioli?
Se il governo nazionale ha detto che "tanto ad Aprile si farà un nuovo decreto", perché non migliorare da subito quello appena varato, aumentando i mesi in cui il credito di imposta ai negozi viene riconosciuto? Se si vuole evitare quella che potrebbe diventare una vera desertificazione del tessuto commerciale delle nostre città, si estenda all'intero anno in corso questo beneficio fiscale, prevedendo di allargarlo almeno in parte anche all'anno successivo.
Anche quando, finalmente, si sarà usciti dalla fase più critica dell'emergenza sanitaria, bisognerà tenere conto che la spirale di COVID 19 sull'economia, e sul commercio, durerà più a lungo rispetto al problema sanitario e solo assicurando risorse alle imprese, negozi compresi, si potrà forse arrivare ad un rilancio economico, essenziale per evitare che dopo la grande emergenza sanitaria si scateni quella economica, la quale potrebbe fare danni altrettanto pesanti.
Ora che il patto di stabilità è stato sospeso dalla Commissione Europea non si perda altro tempo, si estenda subito il credito d'imposta agli affittuari dei negozi per tutto il 2020 e, in parte, anche all’anno successivo.
Lorenzo Pallavicini
c.s.
CUNEO lettera - Lorenzo Pallavicini