Cuneo, le strisce blu della discordia: “La macchina non è un capriccio”
Tutte le opposizioni contro l’introduzione di 400 posti a pagamento in centro. L’assessore Pellegrino ribatte: “Solo il 9% dei parcheggi, non è uno stravolgimento”Le nuove strisce blu a Cuneo non piacciono a nessuno. Nemmeno alla giunta, a sentire l’assessore alla Mobilità Luca Pellegrino: “Chi risponderebbe di essere d’accordo?” chiede, retoricamente, facendo ironia sulla petizione lanciata dalla consigliera di Fratelli d’Italia Noemi Mallone.
Da destra a sinistra in effetti è un coro di no all’“onda blu” che ha colorato il controviale di corso Soleri (59 posti), via XX Settembre (96 posti), via Carlo Emanuele III (39 posti), via senatore Toselli (27 posti), via Boggio da corso Brunet con la prosecuzione in via Luigi Gallo (132 posti sulle tre strade, cui si aggiungono i 31 delle vicine piazza Cottolengo e via Piave) e corso Santorre di Santarosa (24 posti). “Un lavoratore che dalla periferia si reca in città ogni giorno, se è al lavoro dalle 9 del mattino alle 18 per cinque giorni su sei, affronta un aggravio notevole” denuncia Mallone, ribelle alla retorica “ciclistica” che accompagna queste novità: “Sfatiamo questo mito, non possiamo continuare a dire che l’alternativa alla macchina sia la bicicletta: c’è chi deve venire a lavorare d’inverno sotto la pioggia e la neve e deve prendere l’auto. La macchina non è un capriccio”.
Agli antipodi l’approccio di Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia): “Vediamo positivamente il centro cittadino pedonalizzato e restituito alle persone, sottratto alle auto”. E allora? “Niente da dire sulla deterrenza all’uso dell’automobile, ma non si possono sopprimere parcheggi in centro senza dare alternative alle persone”. Le alternative, sostiene Bongiovanni, passano anche per un miglioramento della segnaletica nelle piazze centrali (Cavalieri di Vittorio Veneto e Martiri della Libertà) e la realizzazione di nuovi parcheggi di testata, ampliati con strutture prefabbricate. L’esponente della minoranza avanza un preciso sospetto: “Ci viene da pensare che la vostra sia una presa di posizione, per il fatto che non siete riusciti a realizzare il parcheggio di piazza Europa e adesso per punizione ci rifilate i parcheggi blu”. Ci sono voci di corridoio, aggiunge: “Magari verrete incontro ai cittadini realizzando un parcheggio sotterraneo su piazza Europa, ma dall’altro lato”.
“Così creiamo solo malcontento e rifiuto delle misure che vanno nel senso della tutela dell’ambiente” concorda Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni): “In tutte le grandi città europee si attuano queste misure migliorando il trasporto pubblico”. “La sensazione che si è diffusa - aggiunge Giancarlo Boselli (Indipendenti), chiedendo una commissione apposita - è che non ci sia chiarezza neanche sulle regole: chi ha diritto al pass? Ne ha diritto anche chi ha un garage nella stessa strada? Se scopriamo che hanno il pass decine di persone che hanno il garage viene meno uno degli elementi portanti della zona blu”.
Via Piave, via Battisti e le Basse di Sant’Anna: la carenza di posti si fa sentire
Il dibattito si concentra anche sulle varie zone interessate, in un modo o nell’altro, dai rincari della sosta. Mavy Civallero (SiAmo Cuneo) segnala la situazione dei cittadini residenti tra via Cesare Battisti e piazza Seminario: “Lamentano la carenza di parcheggi in primis, per la presenza dei sette posti fissi riservati alla Guardia di Finanza: dobbiamo aggiungere anche il mercato cittadino il martedì e venerdì che impedisce di parcheggiare praticamente in tutta l’area. In questi giorni, ma anche la sera precedente, ho contato che vengono tolti la bellezza di 83 parcheggi più i 7 della Guardia di Finanza, per un totale di 90 parcheggi”. In assenza di pass, aggiunge la consigliera, “l’aumento dei parcheggi blu ha visto portare via tutti i posti disponibili nel controviale di corso Soleri”.
Il forzista Franco Civallero si concentra su via Piave: “Tra chi ci abita c’è chi mi ha detto ‘abbiamo comperato l’alloggio qui trent’anni fa perché c’era il parcheggio, adesso siamo invecchiati e l’assessore ci manda a parcheggiare a due chilometri’. Perché non si danno permessi ai residenti?”. Mallone richiama all’ascolto delle associazioni di categoria e dei comitati di quartiere. Il comitato delle Basse di Sant’Anna, per esempio, “ha riscontrato una problematica che ora si verifica anche in quella zona. Parcheggi non ce ne sono, molti parcheggiano abusivamente alle Basse creando una situazione di grande disagio per i residenti”.
Anche l’ospedale al Carle nell’“equazione” della sosta: “Scelta strategica”
Nella maggioranza sono i centristi a difendere le scelte della giunta: “L’amministrazione - spiega Flavia Barbano - è consapevole dell’impatto che ogni modifica può avere sui residenti e su chi lavora in città, però bisogna venire anche incontro alle esigenze delle persone che gravitano sull’altipiano per lavoro, o per visite ospedaliere o semplici commissioni”. I proventi dei parcheggi, ricorda, “sono comunque destinati a finanziare il trasporto scolastico. Sono già previsti abbonamenti agevolati per i lavoratori (a 24,5 euro rispetto a 37 euro) e il Comune non ha ridotto i complessivi 7mila parcheggi solo sull’altipiano, senza contare quelli di testata che restano gratuiti”. In questa visione rientra anche il nuovo ospedale a Confreria: “È una scelta strategica per alleggerire il traffico sull’altipiano”.
Maria Laura Risso pensa al prossimo passo, il parcheggio del Campidoglio: “La progettazione sta andando avanti e noi dobbiamo tenerne conto: sorgerà su uno spazio comunale e permetterà l’accesso gratuito dalle frazioni. Sarà anche provvisto di una risalita che l’amministrazione sta ultimando”.
L’assessore: “I pass in centro? Si saturerebbero i parcheggi”
Dall’assessore Pellegrino giunge anzitutto un invito a “contestualizzare” gli aumenti: “Perché viene alzato il numero dei parcheggi blu? I proventi servono per garantire dei servizi, come il trasporto dei disabili”. Tutti gli incassi, sottolinea, “vengono utilizzati per i servizi di mobilità sostenibile e non bastano, ne aggiungiamo più o meno il doppio”. Un esempio? Le navette: “Una navetta gratuita che gira per dieci ore fa circa 200 km al giorno e costa circa 140mila euro all’anno”.
I numeri, sostiene, confortano la tesi che “l’aumento degli stalli è stato minimo”: “A Cuneo altipiano ci sono 7.800 parcheggi bianchi, fino all’altezza di corso Galileo Ferraris e corso Vittorio: 4.153 a pagamento, di cui 1.549 in gestione a Sipac e 2.604 in gestione a Sct. L’aumento è stato di 394 stalli: vuol dire il 9% del totale dei parcheggi a pagamento o il 15% se prendiamo in considerazione solo gli stalli in gestione a Sct. Non mi sembra uno stravolgimento, non abbiamo raddoppiato i parcheggi blu”. Quanto all’aumento delle tariffe, esplicita richiesta di Sct, “dal 2019 le tariffe non erano mai aumentate”.
Molto rumore per nulla, insomma? Non proprio: “Non viviamo sulla luna, però, ci rendiamo conto che ci sono dei disagi: nei prossimi mesi monitoreremo la situazione e verificheremo i tassi di occupazione di una serie di strade e quali gli orari, così da valutare possibili compensazioni”. La questione dei pass è ancora diversa: “Teniamo però conto - avverte l’assessore - che in un quartiere come Cuneo Centro ci sono 458 stalli e 650 nuclei familiari: dare un pass a ogni famiglia e a ogni lavoratore significherebbe saturare”.
Andrea Cascioli

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