Cuneo-Mondovì, la proposta: “Riaprirla con una sola fermata a Beinette”
L’assessore Serale promette: “Al più presto un tavolo con i sindaci”. Lauria avanza dubbi: “Con un’unica fermata i passeggeri continuerebbero a prendere il pullman”La ferrovia Cuneo-Mondovì va riaperta. Il coro dei consiglieri comunali cuneesi almeno su questo è unanime, ma la questione è: come? Già, perché le ipotesi sono molteplici, posto che nessuna di queste è concretizzabile senza il placet di Torino.
Sono trascorsi dieci anni esatti da quando la giunta regionale Cota inserì la linea, in grave crisi finanziaria, tra quelle da escludere dal contratto di servizio con Trenitalia. Il trasporto ferroviario già sospeso negli anni tra il 1996 e il 2003, dopo il crollo del ponte sul Gesso, cessò così di esistere il 17 giugno 2012. Un segnale di speranza è giunto con l’inserimento della tratta tra quelle riconosciute “di particolare pregio culturale, storico, paesaggistico e turistico” e dunque posta sotto vincolo di utilizzo. Vincolo che è servito, perlomeno, a scongiurare l’eventualità di un abbandono definitivo, come proponeva non più tardi di due anni fa il sindaco di Beinette Lorenzo Busciglio, caldeggiando l’ipotesi di una pista ciclabile sul tracciato ferroviario.
Posto che le due ruote non sostituiranno le locomotive, come si può pensare di farle tornare sui binari? Nell’ultimo Consiglio comunale si è tornati a parlarne a seguito di un’interpellanza presentata da Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia): “Una nuova apertura, per risultare competitiva e fruibile, potrebbe essere in un primo momento un servizio passeggeri con treni diretti Cuneo e Mondovì con sola fermata a Beinette e con coincidenze adeguate in Mondovì, sia in direzione Savona, sia in direzione Torino e anche in direzione Cuneo (per le provenienze da Fossano e Savona)”. In un secondo momento, utilizzando anche le coincidenze col trasporto pubblico su gomma, “potrebbe diventare ancora più appetibile introducendo, per i treni per correnti la linea, anche alcune fermate lungo la linea stessa”.
L’idea di una riapertura “light” del servizio lascia perplesso Beppe Lauria, che pure caldeggia da par suo il ritorno dei treni: “Una tratta con unica fermata a Beinette renderebbe non interessante il percorso per eventuali fruitori: le persone continuerebbero a prendere il pullman, nei paesi”. Dubbi ancor più accentuati riguardano la possibile ripresa del trasporto merci: “Sembrerebbe che non ci siano soggetti interessati a questo tipo di servizio, per una serie di ragioni. La prima è che, nel tempo, si sono realizzate mini piattaforme logistiche che renderebbero quasi inservibile l’eventuale ripristino”. Dall’ex assessore provinciale viene quindi il suggerimento di includere nel tavolo di confronto tra gli enti locali - essenzialmente, per adesso, i comuni di Cuneo, Mondovì e Beinette - anche il mondo produttivo.
L’assessore ai Trasporti Luca Serale si è detto pronto a farsi portavoce di un’interlocuzione con le amministrazioni comunali di Mondovì e Beinette. L’obiettivo è avviare un confronto con la Regione e con eventuali portatori d’interessi: “Un dato che mi fa riflettere è che in Italia ciò che viaggia in un solo giorno su gomma equivale a quel che viaggia in un anno intero su rotaia”.
Andrea Cascioli
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