Cuneo, piazza Galimberti gremita per la manifestazione contro la didattica a distanza
Centinaia di persone presenti alla protesta indetta dai comitati spontanei per la riapertura delle scuole. Al microfono le voci di bambini, genitori e insegnantiTante voci si succedono al microfono in piazza Galimberti, da quelle più flebili e dolci dei bimbi a quelle talvolta esasperate degli studenti più grandi e dei loro genitori, nonni e insegnanti. Tutti chiedono la stessa cosa: riaprire le scuole, subito e in sicurezza.
Nel “salotto buono” del capoluogo della Granda, invaso dalla protesta pacifica di centinaia di famiglie, si è tenuta la manifestazione dei comitati spontanei attivatisi in questi giorni per esigere uno stop il più possibile ravvicinato nel tempo alla DAD e il ritorno alla didattica in presenza. A coordinare le decine di interventi susseguitisi ai piedi della statua di Barbaroux c’era anche Sara Marchisio, la mamma che a inizio mese aveva dato il via a una prima rivendicazione anti-DAD culminata in una lettera aperta al governatore Cirio e nei successivi flashmob davanti al municipio di Cuneo.
La manifestazione di oggi ha sopravanzato quelle precedenti in termini di partecipazione. Tanti gli zainetti colorati, le bandiere bianche (a significare che “la scuola non ha colore”) e gli slogan inalberati sui cartelli: “La scuola è a scuola” e “Dimenticati a Distanza” tra i più gettonati. A conclusione degli interventi un momento giocoso con il girotondo dei bambini intorno ai cartelli anti-DAD e un messaggio chiaro alla politica: no a un’ulteriore proroga delle lezioni a distanza oltre il 29 marzo. Troppi, secondo gli animatori della protesta, i costi sociali che la chiusura degli istituti sta imponendo in termini di diseguaglianze educative, difficoltà di apprendimento e contraccolpi psicologici su bambini e ragazzi.
Cuneo è insieme ad Alba una delle trentasei città italiane che hanno aderito alla rete “Scuola in Presenza”, tramite il comitato “Scuole Aperte Cuneo” coordinato sulle omonime pagine Facebook e Instagram.
Andrea Cascioli
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