Cuneo Solidale: "Non abbiamo cambiato idea, Confreria la miglior area possibile per l'ospedale unico"
Il gruppo civico mette i puntini sulle i dopo la lettera del comitato 'Al Santa Croce si può'. "Il vero problema è la qualità della sanità"Riceviamo e pubblichiamo.
Dopo il nostro comunicato della settimana scorsa, vediamo che quanto da noi espresso è stato raccolto da diverse forze politiche con l’intento di strumentalizzarlo per elevare posizioni personalistiche e poco condivisibili. In particolare il Comitato “Al Santa Croce si può” scrive che la nostra posizione sarebbe da ascriversi in un cambio di punto di vista rispetto a quanto deliberato dalla maggioranza sulla localizzazione del nuovo ospedale (la scelta di ubicarlo nei terreni del Carle, in frazione Confreria n.d.r.). Nulla di più sbagliato o di più fuorviante. Noi siamo assolutamente convinti di aver lavorato, con tutte le alte forze di maggioranza, per individuare la miglior area possibile dove immaginare l’ubicazione del nosocomio unico, senza “accettare acriticamente la scelta” così come evidenziato nel comunicato. Ciò attraverso un intenso e proficuo lavoro svolto da un’apposita commissione consiliare speciale che, dopo essersi confrontata con tutte le categorie interessate, ha deciso di affidare uno studio di fattibilità tecnica, funzionale ad individuare i pregi ed i difetti delle aree dove attualmente sono ubicate le attuali strutture ospedaliere cittadine. Lavoro che la Fondazione Santa Croce Carle si è prestata a sviluppare in totale sintonia con l’Amministrazione.
Il nostro comunicato aveva uno scopo assolutamente differente. Non quello di rimettere in discussione quanto già deliberato, su cui legittimamente ognuno può avere le sue idee, ma quello di invitare tutte le forze politiche, tra cui annoveriamo certamente anche il comitato “Al Santa Croce si può”, a smettere di guardare a questa scelta, ma di porre attenzione al vero problema: “la qualità della sanità”.
Non chiediamo certo loro di cambiare idea, ma semplicemente di cambiare prospettiva. Di guardare a ciò che veramente conta per i cittadini cuneesi, ovvero che l’ospedale resti un centro di eccellenza regionale. Per fare questo è necessario fare fronte comune, anche con punti di vista differenti su dove verrà ubicato.
Molti sono i campanelli di allarme che ci fanno preoccupare in merito a quello che è il reale disegno regionale sulla sanità nella nostra città. Primariati vacanti, lentezza negli acquisti di nuove tecnologie per le cure, grandi investimenti su altre strutture provinciali sono solo la punta dell’iceberg di una situazione che va ricondotta, nell’immediato, ad una nuova primavera per il nostro ospedale. Perché i nostri cittadini hanno diritto ad una sanità di eccellenza oggi, gli operatori sanitari hanno diritto di lavorare in una struttura adeguata alle loro esigenze e la nostra città merita di avere a disposizione un hub che possa essere riferimento per tutto il territorio circostante.
Proprio per questo invitiamo nuovamente tutti a smettere di guardare al dito, ma di guardare alla luna e collaborare tutti insieme perché a Cuneo sia garantita, sempre e comunque, una sanità di eccellenza.
Cuneo Solidale e Democratica
Redazione
CUNEO Cuneo Solidale