Da Cuneo al Guatemala vestiti da clown per portare un sorriso ai bambini che vivono ai margini della società
Partirà domani, venerdì 24 gennaio, l'avventura di dodici ragazze e ragazzi cuneesi. Si tratta di un progetto di volontariato gestito dalla onlus cuneese ESO ESDa Cuneo a Chimaltenango, in Guatemala, vestiti da clown. Partirà domani, venerdì 24 gennaio, la missione di dodici ragazze e ragazzi cuneesi che viaggeranno alla volta del Centro America per portare un sorriso ai bambini guatemaltechi che vivono nelle zone marginali e degradate. Si tratta di un progetto di volontariato (#OpeGuate), che si svolge ogni due anni coordinato dalla onlus cuneese ESO ES.
L’organizzazione benefica, nata per portare la ‘clownterapia’ nelle corsie di ospedale e in contesti disagiati, si è ispirata nella scelta del nome alla lingua spagnola. “¡Eso Es!“ significa letteralmente “Proprio quello!”, “Giusto!”. Una denominazione che ha il sapore di dichiarazione d’intenti: la terapia del sorriso viene usata per migliorare l’umore delle persone che in un determinato momento della vita si trovano in difficoltà. Improvvisazione teatrale, arte del clown, la microprestidigitazione e il teatro possono alleviare ansia e sofferenza e, secondo alcuni recenti studi, migliorare la funzionalità del sistema immunitario.
Da domani all’8 febbraio 2020 si svolgerà la nuova edizione della missione cuneese in Centro America che vedrà protagonisti Lucio Ariaudo, Giulia Bagnis, Luca Bertaina, Corrado Cosa, Monica Fasoli, Walter Forneris, Marco Gribaudo, Adele Marcone, Marta Massa, Cristiana Menarello, Giulia Pellegrino e Monica Rolfo. I partecipanti si sono preparati per anno con un’apposita formazione. “Abbiamo preparato uno spettacolo da portare in giro per il Guatemala - spiega Monica Rolfo -. Il nome scelto è ‘Las maletas’, significa ‘valigie’, un elemento importante nella nostra missione e che in qualche modo si lega al progetto. Andremo a cercare le situazioni ai margini della società”.
Il viaggio avrà come punto di riferimento la Casa accoglienza di N.P.H.-Guatemala a Parramos. La prima settimana i volontari, impegnati al pomeriggio in attività laboratoriali, si muoveranno su tutto il territorio del Dipartimento di Chimaltenango, mentre nei secondi sette giorni, passando per la capitale Antigua, si spingeranno sino al confine con il Messico, lungo il fiume Suchiate, venendo a contatto con svariate altre realtà della nazione: ospedali, scuole, case di riposo, centri oncologici, strutture per bambini sieropositivi e con handicap gravi, centri educativi e ricreativi per bambini che vivono in quartieri fortemente degradati. In seguito scenderanno lungo la costa del Pacifico portando lo spettacolo in giro per l'ex colonia spagnola. Il progetto si lega a un programma di borse di studio portato avanti dalla ESO ES, volte ad assicurare ai bambini meritevoli l’accesso all’istruzione primaria e al del Fondo Niños (nato nel 2010 all’interno dell’associazione socio-assistenziale di clownterapia Cônivip OdV. da cui nasce la ‘costola’ ESO ES) nato per supportare economicamente i progetti già attivi.
Cosa spinge queste persone a prendere ferie e attraversare l’oceano Atlanico, dedicando tempo e denaro? “Ogni viaggio ti entra dentro - conclude Monica, alla sesta esperienza -. Si tratta di un’investimento, ma ciò che se ne ricava a livello di emozioni e di crescita personale è indescrivibile”. I volontari resteranno vestiti da clown per tutto il viaggio ‘da Cuneo a Cuneo’. Tutte le spese sono a carico dei volontari, da parte dell’associazione non sono previsti rimborsi.
Samuele Mattio
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