Da dieci anni vive su un camper, ora la vicenda di Sergio approda in Consiglio Comunale a Cuneo
Nelle ultime settimane si sono accesi i riflettori sull'uomo, che ha 70 anni e problemi di salute. Intanto la Fondazione Lovera si è mossa per aiutarloDa quasi dieci dei suoi settant’anni Sergio vive su un vecchio camper anni ’80 della Mercedes, donatogli da un amico. Nei primi tempi ne aveva uno suo, ma aveva iniziato a pioverci dentro e la situazione era diventata insostenibile. Come i lettori più accorti avranno intuito la sua non è stata una scelta di vita, ma data dalle contingenze. Vive con una pensione minima e poco più di 200 euro che arrivano dal reddito di cittadinanza, troppo poco per pagare un affitto ai prezzi correnti. E avere una casa tutta per sé resta un sogno, nonostante sia da tempo nelle graduatorie per ottenere un alloggio di edilizia popolare.
Originario di Dronero, fino al 2009 lavorava in una ditta di Borgo San Dalmazzo. Poi l’azienda è fallita e ha lasciato a casa tutti i dipendenti: “All’epoca avevo già una certa età ed ero fuori dal giro - spiega Sergio -. Tutti i ragazzi giovani, meccanici e tecnici, hanno trovato un altro lavoro, mentre io sono rimasto a piedi”.
Quei giorni difficili hanno iniziato a diventare settimane, mesi e poi anni: “Ho dormito anche in macchina con un metro di neve fuori, non riuscivo neanche ad aprire la portiera”. Poi la scelta di vivere su un camper, parcheggiato per anni a Cuneo, lungo via vecchia di Borgo San Dalmazzo, nel quartiere Donatello. L’installazione delle postazioni per i tamponi rapidi durante la pandemia da Covid-19 l’ha costretto a spostarsi dall’altra parte della strada, dove ha continuato la sua vita in pochi metri quadrati, passata a giocare a sudoku e a leggere libri di cucina.
Qualche settimana fa un articolo pubblicato dal quotidiano La Stampa ha riacceso i riflettori sulla sua vicenda e molte persone si sono mosse per fargli sentire la propria vicinanza. Qualcuno si è limitato ad andarlo a trovare, altri hanno agito concretamente, come Aurelia Isoardi della Fondazione Lovera che nei giorni scorsi gli ha trovato una nuova sistemazione al camping La Bisalta di San Rocco Castagnaretta, dove Sergio può contare su una colonnina elettrica e su bagni e docce. Inoltre la Fondazione Lovera gli ha consegnato una Toyota Yaris - con tanto di pieno di benzina - per consentirgli di spostarsi ed è al lavoro per cercargli una casa. La vita degli ultimi anni gli ha procurato problemi di salute e nelle prossime settimane dovrà essere operato alle gambe: “Ultimamente mi è difficile camminare, dopo poche centinaia di metri devo fermarmi perché mi fanno male”.
A interessarsi alla sua storia è stato anche il consigliere comunale di minoranza Beppe Lauria, che nei giorni scorsi ha depositato un’interrogazione che troverà risposta nel prossimo Consiglio Comunale di Cuneo, in programma lunedì prossimo. “Negli ultimi tre anni sono stati assegnati 107 alloggi, possibile che sia visto scavalcare da tutti - si chiede il battitore libero della destra - ? Evidentemente c’è qualcosa che non funziona, se non è emergenza abitativa questa che cosa lo è?”. Il 7 marzo, giorno in cui il presidente Alessandro Spedale ha convocato l’assemblea cittadina, arriverà la risposta del Comune. Intanto Sergio aspetta.
Samuele Mattio
CUNEO cuneo - Camper - emergenza abitativa - Sergio