Dal 18 maggio consentite le Messe con i fedeli: tutte le regole per le celebrazioni
Le norme contenute nel protocollo di sicurezza sottoscritto da CEI e Governo: segnaposto sui banchi, capienza massima per le chiese, mascherine obbligatorieCapienza massima per i luoghi di culto, igienizzazione al termine di ogni liturgia, obbligo di mascherina per i fedeli partecipanti. Sono alcune delle norme contenute nel protocollo di sicurezza sottoscritto dal Governo e dalla Conferenza Episcopale Italiana che consentirà, da lunedì 18 maggio, di riprendere la celebrazione delle messe alla presenza dei fedeli, sospese negli ultimi due mesi a causa dell’emergenza Coronavirus.
Si tratta di una serie di 32 norme, pubblicate sul proprio sito anche dalla Diocesi di Cuneo: spetterà ai parroci e ai rettori di chiese verificarne l’applicazione.
Il protocollo consiglia di non utilizzare per le celebrazioni piccoli luoghi di culto e di comunicare ai fedeli, con appositi cartelli posti all’ingresso delle chiese, le prescrizioni da rispettare, in particolare quelle relative alla distanza minima di sicurezza: almeno un metro, sia laterale che frontale. Ogni chiesa, quindi, avrà una capienza massima da rispettare e dovrà essere attrezzate di segnaposto non asportabili da posizionare sui banchi. Per l’igienizzazione dei luoghi di culto non è necessario l’intervento di ditte specializzate, in quanto non è prescritta la sanificazione certificata: il protocollo sottoscritto da CEI e Governo indica di intensificare la consueta pulizia, assicurando che dopo ogni celebrazione, mentre si favorisce il ricambio dell’aria, i posti occupati dai fedeli e dai ministri siano rapidamente trattati con un prodotto adeguato, mentre gli oggetti utilizzati, in particolare i microfoni, siano disinfettati. Agli ingressi dei luoghi di culto, mentre le acquasantiere continueranno a rimanere vuote, dovranno essere disponibili liquidi igienizzanti con erogatori.
I fedeli dovranno obbligatoriamente indossare la mascherina, mentre per il momento nelle celebrazioni non potrà riprendere il servizio liturgico dei cori: si potranno prevedere alcuni cantori, oltre all’organista o a chi suona un altro strumento adatto, rigorosamente distanziati. Non sarà distribuito ai fedeli il libretto dei canti. Andrà omesso anche lo scambio del segno di pace. E’ lasciata alla valutazione dei parroci e dei rettori di chiese la possibilità di aumentare il numero delle Messe festive nei periodi in cui si preveda una maggior affluenza di fedeli, al fine di rispettare la capienza massima dei luoghi di culto.
La raccolta delle offerte dei fedeli all’offertorio della Messa potrà essere fatta utilizzando ampie sacche con bastone lungo almeno un metro e mezzo, in modo che i collaboratori addetti alla questua, muniti degli opportuni dispositivi di protezione individuale, possano operare mantenendo la distanza di sicurezza sanitaria ed evitando che le mani dei fedeli tocchino le sacche. In caso non sia possibile, con le medesime precauzioni, le offerte andranno raccolte in appositi contenitori all’uscita, senza però creare assembramenti.
È opportuno - si legge nel protocollo - che i fedeli ricevano la Comunione sempre al proprio posto. Quando sono pochi, ad esempio nei giorni feriali e nelle piccole comunità, si potrà però permettere la processione all’altare per la Comunione, nel rispetto della distanza di sicurezza sanitaria, secondo le disposizioni date dal legale rappresentante per ciascun luogo di culto: in ogni caso sacerdote e ministri, indossati mascherina protettiva e guanti monouso, offriranno il Pane eucaristico soltanto sulla mano che i fedeli porgono nei modi previsti, evitando il contatto fisico.
Dal 18 maggio sarà consentita la celebrazioni di battesimi e matrimoni in chiesa, sospese fino al 30 settembre prime comunioni e cresime. Sospese anche le processioni che possono creare assembramenti.
Redazione
CUNEO Messa