Ddl Montagna in Senato, Bussone (Uncem): "Tanti utili emendamenti non votati"
Il commento del presidente dell'Unione dei Comuni Montani: "Pronti a lavorare con il Governo per rendere il provvedimento più efficace""Uncem è pronta a lavorare con Governo e Parlamento sul ddl Montagna, per renderlo più forte ed efficace. Diamo la disponibilità ai Parlamentari e al Ministro Calderoli. L'esame oggi al Senato del disegno di legge sulla montagna promosso dal Governo, dopo il lavoro dei mesi scorsi in Commissione, ci consegna un testo con poche variazioni e tanti emendamenti respinti che ora ci auguriamo trovino spazio nel lavoro della Camera dei Deputati. Quelli ad esempio, dopo la maldestra, ideologica e assurda distruzione delle Comunità Montane in tante Regioni, per riorganizzare come i Comuni lavorano insieme in una valle alpina e appenninica, cosa fanno, come montano investimenti, come superiamo i campanilismi per riorganizzare i servizi tra cui scuole, trasporti e sanità. E pure resta indefinito cosa facciano le Regioni per le aree montane, visto che la maggior parte non ha una legge organica sullo sviluppo dei territori e sui servizi da organizzare in modo peculiare. Il tema della governance delle aree montane richiede un lavoro efficace urgente perché i Comuni, verso 3 miliardi di tagli nei prossimi anni, da soli non si salvano. E preoccupandoci di Autonomia regionale, dobbiamo capire cosa sono e come lavorano le Autonomie, i Comuni insieme. A trent'anni dall'ultima legge sulla montagna del 1994, tra le opportunità date dal ddl, come quella per incentivare i medici di base e gli insegnanti nei Comuni montani, vi sono due questioni calde da risolvere alla Camera. Il nodo risorse economiche, già da affrontare in legge di bilancio da domani, perché 200 milioni, per tutte le cose scritte nel ddl e da ripartire alle Regioni, non bastano. Tantopiù con Regioni che mettono zero euro in un fondo regionale per le loro montagne, nonstante la montagna sia materia di competenza regionale. E poi la ridefinizione dei Comuni montani. Con il solo parametro altimetrico, i 600 metri, si taglierebbero fuori centinaia di Comuni, senza un chiaro obiettivo e di fatto creando più sperequazioni di quante già esistono. Vi è da lavorare, sul ddl, accompagnando il percorso a una riscrittura illuminata e a prova di futuro del Testo unico degli Enti locali, oltre che delle regole fiscali per le Autonomie, tra perequazione necessaria e fiscalità vera per i Comuni insieme, che finora non riescono a prendere quota. Uncem è pronta a dare il suo colpo d'ala agli articolati, stando nel merito e aggiungendo elementi utili, vincenti, con grande e continuo impegno istituzionali insieme con Governo e Parlamento".
Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.
c.s.
CUNEO uncem