Decreto siccità, Bergesio (Lega): “Finalmente misure strutturali per uscire dalla crisi idrica”
“Abbiamo a disposizione circa 7,8 miliardi tra Pnrr e fondi europei e nazionali bloccati dalla burocrazia” afferma il senatore: “Lavoreremo per renderli disponibili”“Misure finalmente strutturali, che prevedono una rimodulazione delle risorse per il settore idrico con l’obiettivo di promuovere gli interventi più urgenti e di rapida attuazione. Il Governo intende fronteggiare con ogni strumento possibile la crisi idrica, ormai emergenza nazionale, e questo decreto, con la regia del ministro Matteo Salvini, è il primo, importante passo per rendere omogenea la politica delle acque”. Lo afferma il senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio, vicepresidente Commissione Attività produttive del Senato, commentando il via libera del Consiglio dei Ministri al “Decreto Siccità”.
Numerosi gli interventi inclusi nei 16 articoli del provvedimento varato ieri dal CdM, a cominciare dalla cabina di regia sulla crisi idrica, presieduta per delega dal Ministro della Infrastrutture Matteo Salvini, e dal Commissario straordinario nazionale per gli interventi urgenti. Ma anche semplificazioni per le infrastrutture idriche, l’autorizzazione unica per l’uso delle acque reflue in agricoltura, la sospensione delle rate dei mutui per i concessionari di piccole derivazioni a scopo idroelettrico.
“L’Italia si porta dietro i problemi legati alla siccità da oltre 20 anni. Nessun Governo aveva mai affrontato la problematica in maniera strutturale. Abbiamo a disposizione circa 7,8 miliardi tra Pnrr e fondi europei e nazionali che però sono bloccati dalla burocrazia: lavoreremo per renderli finalmente disponibili. Occorrono interventi concreti ed immediati: una revisione complessiva della rete idrica, che è un colabrodo e che su 34 miliardi di metri cubi di acqua ne perde 7,6, la manutenzione e la pulizia degli invasi, la cui capacità di raccolta, a causa dei detriti, si è ridotta da 13,6 a 8,8 miliardi di metri cubi, e la costruzione di nuove infrastrutture. Una mole di lavoro enorme: per questo è più che mai necessario semplificare le procedure”, conclude il senatore Bergesio.
c.s.
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