Degrado in Cuneo Centro, l'interpellanza di Boselli: "Ormai è una zona franca"
Il capogruppo di "Indipendenti" si rivolge alla sindaca Patrizia Manassero: "Situazione grave, presenza della criminalità organizzata sta crescendo"“In Cuneo Centro il fenomeno della marginalità sociale si sta aggravando e coinvolge persone straniere, ma anche italiane, che stazionano in modo particolare in corso Giolitti, presso la stazione e nelle vie limitrofe: tossicodipendenti, emarginati, persone in difficoltà e dedite all’alcool”. È un passaggio dell’interpellanza che Giancarlo Boselli, consigliere comunale del gruppo Indipendenti, ha rivolto alla sindaca Patrizia Manassero. L’ex candidato Sindaco ha rilanciato il documento anche su Facebook, segnalando l’intervento delle forze dell’ordine avvenuto stanotte per una rissa scoppiata nel quartiere Cuneo Centro.
Il tema è quello del degrado e della sicurezza in corso Giolitti e dintorni, tra i “cavalli di battaglia” di Boselli in campagna elettorale: “Situazioni di pericolo si verificano ormai stabilmente anche vicino alle aree giochi per i bimbi, dove persone bivaccano con cani pericolosi e di grossa taglia”. L’ex candidato Sindaco segnala poi che “la stazione di Polizia Urbana di corso Giolitti è quasi sempre chiusa e assente nelle ore utili”: “C’è ormai una zona franca dove si può sbevazzare indisturbati e fare quant’altro, un’area di degrado, di sporco che chiama sporco, disordine che chiama disordine e marginalità. Le aggressioni e i tentativi di molestia stanno segnando un aumento”.
“Non si può immaginare - prosegue l’interpellanza - di fare comunità in una situazione che continua ad essere grave, con la presenza della criminalità organizzata che sta crescendo e ha introdotto ormai droghe sempre più pericolose come il crack. Occorre intervenire subito, con efficacia e professionalità, con personale adeguatamente formato”. Boselli propone l’introduzione di “operatori di strada”, soprattutto di notte e nei giorni festivi, a supporto delle forze dell’ordine, oltre al potenziamento dell’uso delle telecamere di videosorveglianza.
Nell’interpellanza anche un riferimento al progetto “La Boa”, lanciato dal Comune per favorire l’inclusione nel quartiere: “Costato 308 mila euro più IVA, non essendo la risposta adeguata a questa situazione si è rivelato un fallimento”.
Boselli si rivolge all’amministrazione chiedendo quali siano i provvedimenti che intende adottare e per sapere se intenda organizzare un incontro con Prefetto, Questore e comandante dei Carabinieri per affrontare “questa che ormai è definibile come emergenza”.
a.d.
CUNEO cuneo