Deposito nazionale delle scorie nucleari, più tempo ai comuni per presentare le loro osservazioni
Un emendamento alla Camera proroga il termine da 60 a 180 giorni: in Piemonte sono otto i possibili siti individuati, tra cui l’area di CarmagnolaPiù tempo per produrre osservazioni. Lo avevano chiesto a gran voce i comuni nel corso degli incontri informativi del Tavolo per la trasparenza e partecipazione nucleare, convocato dall’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati, per la presentazione della Cnapi. La Carta Nazionale delle aree potenzialmente idonee è stata pubblicata da Sogin il 5 gennaio scorso, con il nulla osta del ministero dello Sviluppo Economico e del ministero dell’Ambiente: il documento individua i siti che potrebbero in futuro ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e il Parco Tecnologico.
Ora le commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera hanno approvato un emendamento, a firma del deputato Federico Fornaro, che dà ai comuni 180 giorni, anziché 60, per produrre le loro osservazioni: “Sono state ascoltate le richieste di Enti locali e Regioni” commenta l’assessore piemontese Marnati.
In Piemonte sono otto le zone individuate di cui sei in provincia di Alessandria (Oviglio, Castelletto Monferrato-Alessandria-Quargnento, Fubine-Quargnento, Bosco Marengo-Frugarolo, Castelletto Bormida-Sezzadio e Bosco Marengo-Novi) e due in provincia di Torino (Caluso-Mazzè-Rondissone e Carmagnola).
Il seminario nazionale, propedeutico alla stesura della nuova carta, si svolgerà dopo 240 giorni, anziché 120.
c.s.
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