'Di fronte al disastro Piemonte ognuno si assuma le sue responsabilità'
Anche i coordinatori provinciali di Italia Viva Marta Giovannini e Francesco Hellmann all'attacco della Giunta CirioRiceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa diffuso dai coordinatori provinciali di Italia Viva Marta Giovannini e Francesco Hellmann.
"Noi l'avevamo detto", nel silenzio della restante politica piemontese. Report è stata, purtroppo, una conferma ai tanti dubbi che già avevamo manifestato una settimana fa, chiedendo chiarezza sulla sanità piemontese e, in particolare per la nostra provincia, sulla situazione delle RSA, il cui numero di vittime va purtroppo di giorno in giorno in crescendo. Oggi analoga chiarezza va invocata, ad esempio, per l'ospedale nuovo di Verduno: una struttura all'avanguardia che deve - a maggior ragione oggi, dopo i tanti sforzi di tutti gli albesi e braidesi - diventare quel polo di eccellenza medica promesso e atteso da questo territorio che tanto anche attraverso donazioni private.
Ma, come già avevamo detto una settimana fa, quello che ci preoccupa non è solo la situazione sanitaria ma quella generale, dell'intera Regione; quello che accadrà se in l'Italia, il 4 maggio inizierà la fase 2 e in Piemonte no, o comunque non allo stesso modo del resto del Paese. Quali saranno i destini di milioni di commercianti, artigiani, aziende, lavoratori autonomi, partite Iva, professionisti, tutti inattivi loro malgrado da due mesi e senza prospettive di riapertura e ripresa? La loro voce, che è la nostra, perché noi professionisti apparteniamo al mondo del lavoro autonomo, non può e non deve restare ancora inascoltata. Evidente che il problema, a quel punto, sarebbe tutto piemontese: non di Roma, non del Governo, che pure ha tentennato, soprattutto in materia economica dove si doveva fare di più e meglio, come chiesto da noi di Italia Viva a cominciare dal decreto liquidità.
Di fronte al “disastro piemontese” (non ci sono altre parole) e, a fronte di esempi virtuosi come il Veneto, pure governato dalla Lega (a dimostrazione che il problema non è di colore politico ma di competenza e capacità dei singoli governanti) non abbiamo bisogno di un capro espiatorio da sacrificare perché tutto il
resto rimanga com’è. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità e trarne, fino in fondo, le conseguenze, invece di giocare allo scaricabarile.
Di fronte a questo disastro, che può diventare anche "sociale", non ci sono scuse che tengano.
Redazione
CUNEO coronavirus