Disobbedienza civile sulla cannabis, il radicale Blengino convocato in Prefettura
“La lotta antiproibizionista non si ferma” dichiara l’attivista. Nel settembre scorso era stato denunciato dalla Digos per aver coltivato una pianta di canapaFilippo Blengino, segretario dell’associazione Radicali Cuneo Gianfranco Donadei, è stato convocato in Prefettura per essere ascoltato in merito alla coltivazione di cannabis.
L’esponente radicale la scorsa estate aveva reso pubblico l’aver coltivato, sul suo balcone, una pianta di cannabis, come gesto di disobbedienza civile. Lo scorso settembre Blengino è stato portato in questura, e denunciato dalla Digos.
“L’alcool può danneggiare la salute molto seriamente - dichiara Blengino - eppure nessuno mai si sognerebbe di vietarlo. La cannabis, ci dice la scienza, non uccide. Viviamo in un Paese in cui organizzazioni criminali fanno affari gestendo vendita di sostanze stupefacenti, le carceri sono piene di detenuti per reati legati alle droghe, i tribunali sono intasati da procedimenti in materia. Per questo ho reso pubblico il mio gesto, per rendere palese una realtà dannosa, che con il referendum avremmo cambiato. Mi assumerò ovviamente tutte le mie responsabilità, ma certamente porterò avanti, insieme ai miei compagni, la lotta per la legalizzazione della cannabis, contro la logica del proibizionismo, che rafforza solo le organizzazioni criminali”.
c.s.
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