Donnexstrada: il servizio che accompagna a casa le donne che si sentono in pericolo cerca adesioni a Cuneo
Si ricercano locali che vogliano diventare “punti viola” per dare un sostegno concreto a chi si trova in una situazione di difficoltà camminando da sola la seraTornare a casa da sole, in particolare per le donne giovani in orari serali, non è sempre un’esperienza piacevole. Succede spesso di trovarsi in una via semi buia, magari che non si conosce bene, e di provare un senso di angoscia e di allerta. Accade nelle grandi città o nei luoghi in cui il tasso di criminalità è particolarmente elevato, ma può avvenire ovunque, anche a Cuneo.
In generale secondo i dati Istat più recenti, pubblicati nel 2021, “quasi tre quarti degli uomini si sente sicuro a uscire la sera da solo al buio nella zona in cui vive contro poco più della metà delle donne (51,6%)”. La percezione di sicurezza cambia poi in base al titolo di studio, ma confermando le differenze di genere. È più alta tra i laureati, soprattutto se maschi, attestandosi intorno all’80%, rispetto al 59,4% delle donne.
Per far fronte a queste situazioni di disagio e paura esiste a livello nazionale il collettivo donnexstrada. Si tratta di un’associazione no profit nata a “marzo del 2021 a seguito dell’uccisione di Sarah Everard a Londra”, spiega la dottoressa e responsabile del team legale di donnexstrada Beatrice Antonelli. “Sarah stava tornando a casa da sola di sera seguendo tutti quelli che sono i consigli che vengono dati a noi donne quando camminiamo da sole in strada: stai al telefono, percorri strade illuminate, eppure questo non è bastato perché è stata stuprata e uccisa”, ha aggiunto.
L’ideatrice e fondatrice del progetto, la giovane psicologa Laura De Dilectis, ha deciso di provare a fare qualcosa di concreto, aprendo un profilo Instagram “dove le donne potessero chiedere una videochiamata di accompagnamento per non essere più sole in strada, per sentirsi più al sicuro”. Ogni giorno i volontari e le volontarie dell’associazione fanno dirette sul social per accompagnare le donne sole. Nel caso in cui una donna sappia in anticipo che dovrà attraversare una zona non sicura è preferibile contattare in anticipo il collettivo, in modo che abbia il tempo di organizzarsi. Offrono sostegno sia con dirette generali che con videochiamate private, sia a minorenni che a maggiorenni.
“Il servizio, visto l’impatto non solo più italiano ma anche a livello europeo, si è spostato sulla pagina Instagram Violawalkhome”. Il personale di assistenza è italiano, ma non solo, ci sono anche tedeschi, austriaci, svizzeri e francesi.
Oltre alla videochiamata è prevista la creazione dei cosiddetti “punti viola”. Quest’ultimo è un progetto volto a formare personale di bar, ristoranti, locali notturni, centri estetici, farmacie, parrucchiere, ma anche sui mezzi di trasporto, in modo tale che sappiano intervenire se si trovano nella situazione di dover aiutare una donna che si sente in pericolo. “Donnexstrada si impegna nella formazione sia dal punto di vista legale che psicologico. Per far sì che il personale dei punti viola sappia cosa fare in caso di bisogno seguirà una formazione di due ore, di cui un’ora legale e un’ora psicologica, dove avvocati e psicologi dell’associazione spiegano cosa fare, come riconoscere certe situazioni”, afferma Beatrice Antonelli. Dopo la formazione i locali non vengono lasciati soli, ma donnexstrada resta a fianco del punto viola nel tempo, raccogliendo informazioni, aggiornamenti e riscontri.
Il progetto ha un respiro nazionale, ad oggi stanno formando i primi cento esercizi commerciali. È partito dalle città più grandi come Torino, Milano, Bologna e Roma, ma ora si chiede anche ai locali di Cuneo di farsi avanti per poter sostenere le donne che si sentono in difficoltà in particolare in orari serali. In generale, spiega la dottoressa Antonelli, “le adesioni sono aumentate soprattutto ultimamente a livello esponenziale”.
La formazione attualmente è in corso e coloro che sono disponibili possono dare la loro adesione contattando direttamente donnexstrada. In questi giorni saranno presentati ufficialmente i primi venti punti viola disponibili sul territorio nazionale e ogni mese si provvederà a effettuare un aggiornamento “per dare anche la giusta attenzione e descrizione di tutti i locali”.
Donnexstrada ha poi anche previsto sportelli di sostegno psicologico con il fine “di creare una rete di professionisti in linea con la visione dell’associazione”, si legge sul loro sito. Per tale motivo si ricercano sempre nuove figure professionali per i servizi di supporto legale, psicologico, nutrizionale e ginecologico in particolare inserendo professionisti come avvocati, psicologi, psicoterapeuti, psichiatri, dietisti, sessuologi, ginecologi e supervisori.
In una realtà in cui la cronaca è costellata di femminicidi, fenomeni di stalking e molestie, le donne devono disporre di modi per proteggersi. Sapere che esistono punti di riferimento sparsi per la città di Cuneo non può che essere un fattore positivo per il benessere di cittadine e cittadini. Finché non avverrà una rivoluzione nell’educazione che porterà alla cessazione della violenza di genere le donne hanno un’unica strada, quella dell’autotutela.
Micol Maccario
CUNEO donnexstrada