Dopo la Conferenza italo balcanica, Piemonte e Granda pronti alla sfida Tech and Food nei Balcani
Strategia auspicata e rilanciata da illustri relatori economici, dal Cavalier Amilcare Merlo ai Presidenti Dardanello e GhisolfiParte dal Piemonte e dalla Granda la sfida per inserire stabilmente sui mercati balcanici le eccellenze agroalimentari e della tecnologia metalmeccanica di pregio italiano.
La conferenza italo albanese ospitata da Banca CRF sabato scorso a Fossano ha permesso di mettere a segno le prime importanti manifestazioni di interesse che, a partire dalla prossima primavera, e in corrispondenza con il potenziamento ulteriore dei voli Fly Ernest diretti da Levaldigi su Tirana, dovrebbero culminare in una successione di missioni finalizzate alla copertura di quei settori economici dove la presenza del made in Italy a elevato contenuto qualitativo e innovativo, per quanto rispondente al "sentiment" delle popolazioni balcaniche, non è ancora diffusamente radicata.
I Paesi individuati dalla strategia piemontese e cuneese in atto da oramai oltre due anni, con la zona di Fossano come base principale di svolgimento delle iniziative di parte italiana, sono Albania, Kosovo e Macedonia.
Le schede Paese elaborate dal Ministero dello Sviluppo Economico indicano che i prodotti a oggi principalmente esportati in terra albanese riguardano i surrogati petroliferi e i beni tessili, vestiari e calzaturieri; relativamente alla Macedonia, esportiamo macchine per usi generali e speciali, tessile abbigliamento e in minima parte produzioni alimentari; il Kosovo infine riceve da noi, soprattutto, impianti per usi generali e speciali, prodotti agroalimentari e da forno e materiali da costruzione. Si tratta, relativamente alle dotazioni impiantistiche oggetto di export, di strumentazioni finalizzate in via principale allo svolgimento di attività per conto terzi o a carattere seriale o standard per produzioni competitive sui costi.
La strategia, auspicata e dichiarata dallo stesso Cavalier Amilcare Merlo e dal Consigliere Geac Massimo Cugnasco nel corso della Conferenza del 16 e del 18 febbraio, è quella di promuovere una prima missione esplorativa del settore industriale, cuneese e piemontese, volta a favorire investimenti manifatturieri tecnologicamente più avanzati, attraverso i quali, con una base in Nord Albania, Kosovo e Macedonia, il mondo imprenditoriale subalpino possa crescere su un più vasto mercato, dagli Stati Uniti alla Turchia, stabilmente collegato a questi Paesi attraverso meccanismi fiscali come la No Tax Area sul piano dei dazi.
A breve e in prospettiva delle prossime iniziative che saranno ospitate tra Fossano, Mondovì e Saluzzo, sotto gli auspici fra l'altro dei Presidenti Ferruccio Dardanello (Unioncamere Piemonte) e Beppe Ghisolfi (Crf), si svolgeranno a Pristina in Kosovo - con il Presidente Cciaa Hamid - e a Lezha in Albania - con i delegati Enver Hafizi, Petrit Marku e Silvana Ndoj - le riunioni preparatorie all'accoglienza delle missioni in partenza da Levaldigi.
c.s.
FOSSANO Ferruccio Dardanello - Beppe Ghisolfi - Banca Crf - Unioncamere Piemonte