Enrico Allasia confermato presidente di Confagricoltura Cuneo per i prossimi tre anni
Nominato nell’assemblea dei soci svoltasi ad Entracque. Rinnovato anche il Consiglio direttivoEnrico Allasia è stato confermato presidente della Confagricoltura di Cuneo. Il Consiglio ha rinnovato la sua nomina per il prossimo triennio al termine dell’assemblea dei soci che si è svolta venerdì 6 luglio al Real Park di Entracque. Enrico Allasia, 48 anni, perito agrario, conduce insieme al fratello e ai cugini l’azienda “Allasia Plant”, impresa vivaistica forestale di riferimento a livello nazionale, con sede a Cavallermaggiore. Dal 2017 è presidente di Confagricoltura Piemonte.
“Nell’ultimo triennio Confagricoltura Cuneo è cresciuta in aziende associate e personale. La struttura è solida, ma le sfide non sono facili da affrontare – ha dichiarato Enrico Allasia –. L’agricoltura è cambiata molto in questi anni, è un settore sempre più dinamico. Le aziende sono diminuite sia a livello regionale sia nel cuneese, ma chi rimane aumenta la superficie aziendale. Oggi chi conduce un’azienda normalmente ha il 50% dei terreni in affitto. Sono in crisi alcune colture tradizionali, ma stiamo diversificando su filiere considerate minori che spesso comportano lavorazioni che richiedono moltissima manodopera concentrata in pochissimo tempo. Per questo, come Confagricoltura, chiediamo al Governo e ai politici una maggiore attenzione verso contratti che siano maggiormente rispondenti alle caratteristiche del lavoro in agricoltura e alle reali esigenze delle aziende. I dati, inoltre, ci dicono che il 32% della produzione italiana oggi viene esportata. Gli accordi bilaterali in cui abbiamo sempre creduto, faccio riferimento al CETA ad esempio, ci danno la possibilità, con le opportune regole rispettate da ambo le parti, di poter crescere sui mercati internazionali. Sul grave problema dei danni da fauna selvatica, infine, oltre alla necessaria revisione della legge nazionale n. 157 del 1992, mi preme sottolineare che il semplice riconoscimento del danno subito non è sufficiente perché non considera adeguatamente il lavoro e gli investimenti fatti dalle aziende".
È stato rinnovato anche il Consiglio direttivo, che nelle prossime settimane si riunirà per eleggere i vicepresidenti. Ne fanno parte i seguenti componenti eletti dall’assemblea: Roberto Arneodo (Cuneo), Carlo Barbero (Saluzzo), Dario Barbero (Alba), Andrea Faletti (Mondovì), Silvano Nizza (Alba), Giovanni Gallo (Alba), Davide Vietto (Alba), Mariano Occelli (Cuneo), Maura Daniele (Cuneo) e Michele Vinai (Mondovì). Nel Consiglio entrano anche i presidenti dei sindacati e delle sezioni di prodotto eletti durante le assemblee parziali. Ecco i loro nomi, i rispettivi incarichi e le aree territoriali di riferimento: Graziano Giacosa presidente del sindacato provinciale Impresa Familiare (Saluzzo), Enrico Allasia presidente del sindacato provinciale Proprietari Conduttori (Savigliano), Remo Tortone presidente del sindacato provinciale Pensionati ANPA (Cuneo), Marco Castagnotti presidente del sindacato provinciale Affittuari Conduttori in Economia (Alba), Aldo Gavuzzo presidente della sezione Frutta in guscio (Alba), Giampiero Degiovanni presidente della sezione Lattiero-Casearia (Savigliano), Claudio Sacchetto presidente della sezione Ortofrutta (Cuneo), Renato Negro presidente della sezione Vitivinicola bianco (Alba), Gianluca Demaria presidente della sezione Vitivinicola rosso (Alba), Oreste Massimino presidente della sezione Avicunicola-Ovicaprini (Mondovì), Roberto Barge presidente della sezione Suinicola (Savigliano), Alberto Brugiafreddo presidente della sezione Bovini da carne (Savigliano), Andrea Ingaramo presidente della sezione Cereali e Semi oleosi (Savigliano) e Isabella Moschetti della sezione Proprietari Beni Rustici in Affitto (Cuneo).
Dopo i saluti del presidente Enrico Allasia e l’intervento del direttore provinciale, Roberto Abellonio, i parlamentari cuneesi Giorgio Bergesio, Flavio Gastaldi, Marco Perosino e Mino Taricco sono stati chiamati ad esprimere il loro punto di vista su tre temi: la flessibilità del lavoro, la riforma della legge sulla caccia e i danni da fauna e il commercio internazionale. Nella naturale diversità di vedute, è emersa una sostanziale convergenza a favore, ad esempio, della reintroduzione in agricoltura di voucher o strumenti assimilabili tramite decreto, in modo da poter procedere velocemente, e la necessità di avere mezzi più efficaci per tutelare le aziende dai danni provocati dalla fauna selvatica. La Confagricoltura di Cuneo ha sottolineato il proficuo clima di buon senso che ha animato il dibattito al di là dei colori politici, confermando ai rappresentanti del territorio la sua disponibilità al confronto anche in futuro ogni qualvolta ci sarà bisogno di dati o di suggerimenti per affrontare le questioni che via via emergeranno. Al termine, la consegna delle onorificenze “Aratro d’oro” e del premio “Orgoglio agricolo”, ha preceduto il consueto pranzo sociale.
c.s.
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