''Essere condannati a una pena detentiva non fa decadere il diritto alla salute''
La denuncia dei Radicali Cuneo: ''Nel carcere di Cerialdo un detenuto positivo al Covid sta facendo lo sciopero della fame per denunciare condizioni di vita non adeguate''Riceviamo e pubblichiamo dai Radicali di Cuneo.
Desideriamo far conoscere che nelle carceri esistono particolari situazioni in conseguenza della pandemia. Era di per sé prevedibile, visto la difficoltà a mettere in atto la cautela del distanziamento in strutture comunitarie e coatte. A seguito di una specifica segnalazione giunta a Radicali Italiani ed all’Associazione Radicali Cuneo – Gianfranco Donadei, ci siamo attivati per segnalare al Prefetto, al Magistrato di Sorveglianza di Cuneo, al Garante regionale e nazionale dei detenuti una situazione insostenibile.
L’essere condannati ad una pena detentiva non fa decadere il diritto alla salute. Ed il Covid mette a rischio anche tutto il personale addetto, dagli agenti di custodia, agli amministrativi, a chiunque vi svolga mansioni varie. Siamo a conoscenza di un detenuto del carcere di Cuneo affetto da Covid che sta facendo lo sciopero della fame, della sete e si astiene dalle cure per denunciare la situazione. Pare che i contagiati siano rinchiusi in spazi ristretti, senza condizioni igienico-sanitarie consone. Chiediamo quindi con urgenza l’intervento delle autorità per ripristinare condizioni umane e di legalità all’interno del carcere e degli istituti penitenziari in generale, tramite l’approfondimento della questione, visite ispettive e rigidi controlli sul rispetto delle regole. Vogliamo conoscere quanti siano i positivi nelle nostre carceri, quali siano le cautele poste in essere e quale la loro efficacia e proponiamo che si consideri l’opportunità di una tempistica urgente per la somministrazione del vaccino a questa popolazione “a rischio” ed attendiamo le risposte.
Redazione
CUNEO Radicali Cuneo