Ex Auchan, anche la nuova giunta dice sì al centro sportivo
Contro il progetto del “mall of sport” a Madonna delle Grazie le opposizioni danno battaglia: “Si presentano soggetti che hanno avuto problemi con la giustizia”Sul “centro commerciale dello sport” all’ex Auchan non si torna indietro. Lo ribadisce l’assessore all’Urbanistica Alessandro Spedale, rispondendo a un’interpellanza che il consigliere Ugo Sturlese aveva indirizzato in realtà alla sindaco.
Il decano di Cuneo per i Beni Comuni chiedeva a Manassero se confermasse la scelta operata dalla precedente giunta sulla discussa variante 31. Si tratta del placet alla richiesta di costruire su circa 76 mila metri quadri, nei terreni annessi al parco commerciale Grande Cuneo. Qui sorgerà il mall of sport, definito dai promotori - la società di servizi immobiliari Nhood e MOS srl - una “fusione tra intrattenimento, sport e commercio”. “Un’area sportiva che avrà attrazione sull’intera regione, con conseguenze sulla viabilità evidenziate anche dalla Provincia” protesta Sturlese, lamentando le possibili controindicazioni di un polo che ambisce a incarnare la mai realizzata “cittadella dello sport”.
Al momento pende un ricorso al TAR, presentato da quattro associazioni ambientaliste, perché si ritiene che lo spostamento del polo sportivo dall’area del palazzetto dello sport di San Rocco Castagnaretta a quella di Madonna delle Grazie prefiguri una variante “strutturale” e non “parziale”. Se così fosse, l’iter per l’approvazione si farebbe ben più complesso di quello attuato la scorsa primavera. Sturlese è tra i più convinti assertori di questa ipotesi: “È stata modificata la destinazione di un terreno agricolo, cambiando il destino urbanistico non solo della frazione ma dell’intera città”.
Beppe Lauria rilancia: “Non credo che questa città abbia bisogno di un’ulteriore zona commerciale”. L’ex candidato sindaco aggiunge: “È allucinante che i soggetti che si presentano al comune di Cuneo per questo tipo iniziative abbiano avuto problemi con la giustizia in altri comuni”. Sollevando anche una questione di “bon ton”: “Il proponente (l’immobiliarista Francesco Monastero, ndr) non è mai comparso di persona. Uno che ha un affare da milioni con un comune potrebbe quantomeno presentarsi”.
Da parte della giunta Manassero, però, nessun arretramento: “Questa amministrazione, in continuità con il percorso della precedente consiliatura, non ha sconfessato il lavoro presentato e approvato attraverso la variante 31” la replica di Spedale. L’ex presidente del Consiglio comunale tiene a precisare che “rispetto all’esistente c’è una riduzione della superficie commerciale da più di 25mila a circa 13mila metri quadri e anche un decremento dell’utilizzo del territorio”. Il ricorso al TAR, intanto, vedrà un giudizio anticipato nel mese di gennaio.
Andrea Cascioli
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