Fondazione CRC, a bocce ferme spuntano i nomi dei candidati cuneesi
Tra gli esclusi illustri ex assessori e consiglieri ed esponenti della società civile. A tenere tutto fermo, spiega la sindaca, era un problema di privacySono arrivati solo dopo la nomina dei due prescelti, al contrario di quanto avvenuto altrove, gli elenchi dei nominativi delle ventiquattro persone che hanno presentato la propria candidatura al bando di Fondazione CRC presso il Comune di Cuneo.
Tra loro c’è qualche illustre sconosciuto, ma anche molti nomi noti della vita amministrativa e della società civile. Più, naturalmente, i due selezionati dalla sindaca Patrizia Manassero: l’ex sindaco Federico Borgna e l’avvocato Luisella Cavallo, per i quali - stando ai rumors - si sarebbero spesi rispettivamente l’area centrista della maggioranza e il Partito Democratico.
Questo è l’elenco completo delle candidature, letto stasera in Consiglio comunale dalla prima cittadina: Giovanni Faroti, Maurizio Pezzoli, Dario Gulino, Lorenzo Lanzillotta, Federico Borgna, Livio Chiotti, Graziano Lingua, Davide Lauro, Franca Giordano, Michela Giuggia, Piergiuseppe Costantino, Teresa Greco, Laura Marino, Fabrizio Maria Drago, Filippo Elio Lingua, Luisella Cavallo, Alessandra Rostagno, Giorgio Rostagno, Claudia Fruttero, Mauro Mantelli, Giuseppe Delfino, Elisa Borello, Daniela Carboni, Alessandro De Bellis.
Già lunedì sera si era parlato delle nomine, ma la sindaca aveva risposto di non poter rendere noti tutti i nomi a causa di un non meglio precisato “inciampo sulla privacy”. La questione è stata chiarita stasera: in sostanza all’interno del bando era stata indicata una frase, sottoscritta dai candidati, che gli uffici comunali non hanno inteso come una liberatoria. “Insieme al responsabile dei dati abbiamo lavorato - precisa Manassero - affinché dal prossimo bando quella frase sia scritta in modo tale che i nomi possano essere pubblicati da subito”.
A sollecitare una “disclosure” era stato, poco prima, il consigliere comunale Beppe Lauria di Indipendenza!. Resta da capire perché la rivelazione sia arrivata solo nella seconda seduta del Consiglio anziché nella prima, ma questo è tutto sommato secondario. “Mi aspettavo qualcosa di più ‘corposo’ da parte del sindaco” aveva commentato ieri lo stesso Lauria, a proposito delle motivazioni sottese alla scelta dei due consiglieri generali di Fondazione CRC. “Avevamo chiesto di operare attraverso trasparenza e condivisione” ha osservato a sua volta Giancarlo Boselli (Indipendenti), stigmatizzando la scelta di mantenere riservati - fino a scelta compiuta - i dossier: “Non ho spesso parole di elogio per il presidente della Provincia e sindaco di Mondovì, ma questa volta rispetto a lei è stato un signore: non solo per aver reso noti i nomi di coloro che hanno presentato la candidatura ma perché ha lasciato due giorni per un confronto tra i gruppi consiliari. Questo - ha aggiunto rivolto alla sindaca - naturalmente lei non l’ha fatto e non troviamo nessuna spiegazione al di là di quelle, poco credibili e poco argomentabili, che ha addotto”.
“Una volta di più - ha sottolineato Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) - si evidenzia come questo sia stato frutto di un accordo tra partiti, divisi tra loro su quasi tutto, perché una serie di rappresentanti della maggioranza sosterranno la candidatura opposta a quella di Borgna così come avviene a livello regionale”.
Andrea Cascioli
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