"Fosse stato per la sinistra la costruzione delle opere non sarebbe mai iniziata"
L'intervento dei vertici provinciali di Fratelli d'Italia: "Lavori partiti negli anni grazie alle maggioranze di centrodestra"Riceviamo e pubblichiamo.
In questi giorni sugli organi di informazione locali leggiamo interventi da più parti che invocano la fine dei disagi, dei lavori e dei ritardi sulla definizione ed il completamento delle grandi opere in Provincia di Cuneo nuove o ristrutturande che siano. In questa abbondanza di riflessioni condividiamo completamente quelle espresse dalle attività produttive che non da oggi ammoniscono la Politica sul fatto che un territorio come il nostro, con un'economia molto forte e competitiva, non possa continuare ad essere danneggiato da un sistema di arterie grandi e medie evidentemente carenti e poco fruibili. Tuttavia, vogliamo chiarire alcuni punti rispetto all’azione che il nostro Partito svolge sul tema infrastrutture.
Partiamo da un presupposto, l'Italia ha un notevole problema burocratico legato alla stratificazione istituzionale su molte questioni, fra cui le infrastrutture, questo deriva da un'impostazione creatasi negli anni ma che ha uno dei vulnus maggiormente influenti nella riforma del Titolo V della Costituzione del 2001, che ha creato un sistema legato alle materie concorrenti che hanno ingessato ancora di più la macchina burocratica anche in materia di infrastrutture, riforma voluta dal centrosinistra.
Per portare un ulteriore esempio, ricordiamo che la Legge 492/75 che tra le altre cose vietava la costruzione di nuove arterie autostradali in Italia era stata fortemente voluta dai partiti di sinistra allora, per disgrazia dell'Italia, molto forti. Ricordiamo che l'incontro in Regione dei giorni scorsi in cui i vertici dell'Autostrada TO-SV hanno accettato di ridurre i cantieri in maniera massiccia nei prossimi mesi è l'epilogo di una proposta concreta partita proprio dalla Federazione provinciale di Cuneo di Fdi due mesi fa, in cui si chiedeva, con Ordini del giorno presentati in Consiglio Regionale, in Consiglio Provinciale e nei Consigli Comunali delle “sette sorelle”, di annullare il pedaggio nel tratto Mondovì-Savona della A6 fintanto che fossero continuati i forti disagi legati all'eccessivo numero di cantieri, azione condivisa anche dalla vicina Regione Liguria. In seguito a questa nostra iniziativa, che evidentemente ha anche sensibilizzato i concessionari, si è mosso un iter che porterà perlomeno ad una mitigazione dei disagi.
Tuttavia l'impegno maggiormente oneroso è quello di concludere al più presto le grandi infrastrutture, tenendo bene a mente una cosa: come detto qui sopra fosse stato per la sinistra la costruzione delle opere non sarebbe mai iniziata, grazie ai Governi ed alle maggioranze di centrodestra nei vari livelli istituzionali invece sono nei vari anni partite e, con tutte le mancanze e carenze manifestatesi, nei prossimi mesi (Cuneo-Asti, Tenda bis) e anni (variante di Demonte) si concluderanno, tenuto conto del fatto che è il Governo Meloni maggiormente impegnato nel perseguimento della conclusione delle opere pubbliche poiché le stesse sono preludio alla crescita economica ed alla occupazione cose che Fratelli d'Italia continua a ricercare senza mai lasciarci sedurre dalla decrescita INfelice tanto cara alla sinistra.
Paolo Bongioanni, Assessore regionale, vicecordinatore regionale Fdi
On. Monica Ciaburro, Deputata
Claudio Sacchetto, Consigliere regionale
Rocco Pulitanò, Consigliere provinciale
Il Presidente della Federazione Provinciale William Casoni
Redazione

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