Fruit Logistica, Coldiretti Cuneo: "Follie UE minacciano export frutta"
"Resta aperta la lotta agli accordi di libero scambio che non garantiscono il rispetto del principio di reciprocità"L’ortofrutta italiana nel 2023 ha fatto segnare il record storico delle esportazioni arrivando a sfiorare i 12 miliardi di euro tra ortofrutta fresca e trasformata (+12% rispetto all’anno precedente), secondo una proiezione della Coldiretti su dati ISTAT, ma sul futuro del comparto pesano le folli politiche dell’Unione Europea con un effetto dirompente sulle abitudini di consumo degli italiani e sui bilanci delle aziende agroalimentari. È quanto denuncia Coldiretti Cuneo in occasione di Fruit Logistica a Berlino, la principale Fiera internazionale di settore.
“Le scelte UE in materia di imballaggi aprono ad una serie di problemi dal punto di vista igienico-sanitario, della conservazione e degli sprechi, che potrebbero aumentare anche i costi per i consumatori e per i produttori. Anche se nel corso del negoziato sono stati introdotti miglioramenti grazie alla Coldiretti la battaglia è ancora aperta” dichiara il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada, che ricorda: “Grazie alla nostra manifestazione a Bruxelles è stata ritirata la proposta di Regolamento sul dimezzamento dell’impiego di fitofarmaci”.
“Resta aperta la lotta agli accordi di libero scambio che non garantiscono il rispetto del principio di reciprocità poiché tutti i prodotti che entrano nell’Unione devono sottostare agli stessi criteri sanitari, ambientali e di rispetto delle norme sul lavoro” afferma il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.
La frutticoltura, uno dei comparti più rappresentativi dell’agroalimentare Made in Cuneo, impegna nella Granda 4.500 aziende agricole – ricorda la Coldiretti – e una superficie di 12.000 ettari, coltivati principalmente a mele, pesche, kiwi, pere e susine, generando un fatturato potenziale di oltre 260 milioni di euro, senza contare l’indotto. Con le dovute differenze tra specie e specie, la Provincia di Cuneo rappresenta tra il 70 e l’85% della produzione frutticola di tutto il Piemonte.
Un valore economico, occupazione e ambientale per la Granda e per il Paese ma anche un sostegno per la salute dei cittadini in una situazione che ha già visto un preoccupante calo del consumo di frutta e verdura – conclude Coldiretti Cuneo – sceso sotto la soglia minima di 400 grammi di frutta e verdure fresche per persona, da mangiare in più volte al giorno, raccomandato dal Consiglio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per una dieta sana.
c.s.
CUNEO cuneo