Gelate 2021, in arrivo i ristori ai frutticoltori piemontesi
Confagricoltura Cuneo continua a chiedere "attenzione per un comparto in forte sofferenza, nonostante la qualità dei suoi prodotti"“Apprendiamo dalla Regione Piemonte che, nelle prossime settimane, dovrebbero finalmente arrivare i ristori per le gelate del 7 e 8 aprile 2021, attesi da ormai quasi due anni e che potrebbero rappresentare una boccata d’ossigeno importante per la liquidità delle nostre aziende. Anche in Emilia-Romagna, dove personalmente mi sono recato nei giorni scorsi, la Regione ha sbloccato la situazione di empasse in cui si trovavano bloccate migliaia di imprese in attesa dei rimborsi. Tuttavia, preoccupazione e malcontento circolano, in generale, anche tra gli agricoltori del resto di Europa: alla fiera Fruit Logistica a Berlino il confronto con realtà produttive e buyer ha confermato che così non si può andare avanti!”. Michele Ponso, presidente della sezione frutta di Confagricoltura Cuneo e della FNP Frutticola di Confagricoltura, torna a rimarcare il difficile momento sostenuto dal comparto, tra aumento dei costi e consumi che non decollano, e la necessità di predisporre quanto prima misure adeguate a prestare soccorso, come sgravi contributivi e sospensione della prima rata dei contributi, e dare alle aziende una prospettiva di rilancio.
Delle criticità del comparto e della necessità di un’azione istituzionale condivisa e concreta si è parlato molto anche al “Fruit Logistica”, la fiera di riferimento dell’ortofrutta di Berlino, tenutasi dall’8 al 10 febbraio. L’evento ha visto il “Made in Italy” protagonista per qualità e presenza. Secondo recenti dati Istat sul commercio con l’estero l’esportazione agroalimentare ha toccato il nuovo massimo storico nel 2022, con oltre 60 miliardi di euro, un aumento del 17% rispetto al 2022. Su un valore complessivo della produzione agricola nazionale che nel 2021 ha superato i 56 miliardi di euro, quello dell’ortofrutta fresca, esclusi i trasformati industriali, si attesta oltre i 14 miliardi, più di un quarto del totale, in leggera flessione rispetto all’anno precedente (27%). Sul fronte dell’export, l’Italia ha una quota del 5% del mercato, seguita da Belgio, Turchia, Germania e Francia. Tra i prodotti maggiormente esportati figurano mele, uva, kiwi, pere, arance, pesche e nettarine.
“Il confronto con altre realtà regionali ed europee ci fa comprendere come sia necessario un intervento urgente delle istituzioni comunitarie che accompagnino il comparto frutta durante i grandi cambiamenti imposti dal complesso panorama internazionale – conclude Ponso -. Anche il Governo italiano e la Regione devono avviare azioni concrete in risposta alle esigenze degli agricoltori: al Fruit Logistica di Berlino il made in Italy ha portato risultato eccellenti. L’Italia è l’ottavo produttore al mondo di ortofrutta e, per quanto riguarda le esportazioni, è 6° a livello globale. Davvero vogliamo lasciar morire un comparto primario invidiato da tutti?”.
Confagricoltura ha recentemente chiesto al Governo interventi per integrare le perdite o perlomeno aiutare le imprese a compensare gli extracosti di produzione. Anche nell’ambito delle decisioni in merito all’attivazione del Fondo per la sovranità alimentare e degli altri strumenti previsti dalla Legge di bilancio 2023, la richiesta confederale è stata quella di intervenire rapidamente con misure a favore della liquidità delle imprese, in modo che le aziende ortofrutticole possano tornare ad essere competitive, riacquistando il ruolo di leader nel contesto internazionale.
c.s.
CUNEO Confagricoltura